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Una Settimana Europea della Mobilità da record: le città scoprono il green

Photo credit: www.minambiente.it

Come espresso in una nota di www.ttsitalia.it, quella da poco passata, dal 16 al 22 Settembre, è stata la 18° Settimana Europea della Mobilità. Oltre a poter vantare 3.111 città, 2.363 organizzazioni coinvolte e il più alto tasso di partecipazione finora registrato (superando anche il record dello scorso anno), questo appuntamento annuale che l’Europa mantiene con le buone pratiche per una mobilità sostenibile è arrivato anche in un momento in cui la sensibilità verso i cambiamenti climatici è diventata altissima.

Il summit sul clima di New York, che ha preceduto l’assemblea dell’Onu, anche grazie all’intervento di Greta Tumberg ha avuto un grande impatto mediatico, portando anche qualche segnale di concretezza come il patto stretto tra 66 Paesi, 102 città e 93 imprese (tra cui Nestlé, Nokia e L’Oréal) che si sono impegnati a raggiungere zero emissioni entro il 2050. Da registrare anche il passo avanti della Russia, il quarto più grande inquinatore al mondo, che con una risoluzione del Premier Dmitri Medvedev ha deciso di attuare l’accordo di Parigi sul clima.

In Europa, la nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen sta nascendo sotto il segno della lotta ai cambiamenti climatici ribadita in una comunicazione in vista del vertice Onu. In Italia uno dei primi passi del governo giallo-rosso è stato denominato Green New Deal con incentivi volti ad abbassare l’impronta ambientale dei comportamenti quotidiani e il Premier Giuseppe Conte durante il suo intervento all’Onu ha proposto di “inserire la protezione dell’ambiente e della biodiversità e lo sviluppo sostenibile, direttamente tra i principi fondamentali della nostra Costituzione”.

La mobilità attiva nelle città
In questo contesto la Settimana Europea della Mobilità si è concentrata sul tema della “mobilità attiva”, intesa prevalentemente come mobilità pedonale e ciclistica, per il quale è stato scelto lo slogan “Camminiamo insieme”, puntando i riflettori sulla sicurezza del camminare e della bicicletta e sui vantaggi che forme di mobilità attive hanno per la salute e per l’ambiente.

Inoltre, la Settimana Europea della Mobilità, coordinata in Italia dal Ministero dell’Ambiente, è diventata anche una valida opportunità per le città per attivare un processo di miglioramento della mobilità urbana nella direzione della sostenibilità ambientale unita alla crescita economica locale e alla qualità della vita.

Dal 2002 molte città, che hanno partecipato all’iniziativa, hanno successivamente reso stabili le misure messe in campo a livello sperimentale durante la Settimana. Il messaggio principale, anche di questa edizione, è che le città non possono più dipendere completamente dalle auto e che il cambiamento modale per gli spostamenti urbani passa attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei flussi.

A questo proposito, va ricordato che la Commissione Europea ha stabilito due obiettivi ambiziosi per la mobilità in città: l’eliminazione graduale delle auto ad alimentazione convenzionale entro il 2050 e il passaggio a una logistica urbana a zero emissioni nei maggiori centri urbani entro il 2030.

Le iniziative in Italia
Molte le iniziative avviate in Italia in occasione della Settimana Europea delle Mobilità.

Quest’anno hanno aderito 103 città, in leggero aumento rispetto al 2018 (101), ma in diminuzione se si guarda al 2017 (130) e al 2016 (147).

Ai comuni sono stati affiancati anche molti progetti messi in campo da aziende e organizzazioni pubbliche e private. In generale, stando ai dati pubblicati sul sito www.mobilityweek.eu, la maggior parte dei Comuni ha previsto manifestazioni in grado di focalizzare l’attenzione dei cittadini sull’importanza della mobilità sostenibile, anche ricorrendo alla chiusura al traffico di parti della città e dando spazio ad attività di sharing e di intermodalità negli spostamenti urbani. In particolare, i grandi centri come Bologna e Milano hanno avviato percorsi coadiuvati anche dalle aziende di trasporto pubblico locale.