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Treni: la Cina punta sulle tecnologie a levitazione

(come riportato da Daniele Garzia)

Le ferrovie magnetiche sono al centro dei progetti trasportistici del gigante asiatico

La Cina ha avviato un progetto per collegare due importanti città, Guangzhou e Wuhan, tramite l’avveniristica tecnologia dei treni a levitazione magnetica. I due importanti centri, che contano milioni di abitanti, sono distanti circa 1000 km che potranno essere percorsi in circa 2 ore.

Il progetto, che dovrebbe essere avviato nel 2020, punta non solo a stabilire un primato e a mostrare al mondo la nuova potenza tecnologica del gigante asiatico, ma soprattutto a soddisfare esigenze di carattere trasportistico tra due centri molto distanti, situati rispettivamente al centro e sulla costa.

Il treno in questione dovrebbe essere progettato per raggiungere la velocità folle di 1000 km/h, ma si stima che possa essere operativo alla più moderata media di 600. Si tratta evidentemente di una sfida che i cinesi vogliono intraprendere anche per mettere le basi di un’efficace alternativa al trasporto aereo, il cui impatto ambientale, nonostante i numerosi passi avanti degli ultimi decenni, resta enorme.

La tecnologia in questione è abbastanza complessa. I treni di questo tipo, chiamati anche Maglev, infatti non toccano le rotaie e sfruttano l’assenza di attrito per il movimento. Si tratta di un sistema, che al di là dei rapidi spostamenti, consente anche consumi di risorse energetiche molto bassi. Il treno a levitazione magnetica non è tuttavia un sogno: i cinesi se non sono già dotati fin dal 2002, quando hanno inaugurato una linea di collegamento tra Shangai e l’aeroporto.

La differenza della Cina rispetto agli altri paesi che precedentemente hanno sperimentato e successivamente abbandonato, o ridimensionato, gli investimenti sulle tecnologie Maglev, consiste nella enorme estensione geografica. Per la Cina infatti il collegamento di centri lontanissimi con una linea ferroviaria diretta porterebbe dei benefici incalcolabili. Il primo paese ad ideare e sperimentare i treni a levitazione a levitazione, la Germania, dopo una fase di enorme zelo per le potenzialità della tecnologia, ha abbandonato la sfida, giudicata come enormemente costosa.