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La provincia di Bolzano fa marcia indietro: il nome ‘Alto Adige’ resta

photo credit: AGI

 

Modificata la legge che avrebbe dovuto abolire il termine per l’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles

La Legge n° 30 approvata dal Consiglio Provinciale di Bolzano che abrogava i termini “Alto Adige” e “altoatesino” in riferimento all’Ufficio di rappresentanza che opera a Bruxelles, sarà modificata. A confermarlo sono sia la Suedtiroler Volkspartei che lo stesso governatore altoatesino Arno Kompatscher.

La cancellazione dei vocaboli ‘Alto Adige’ e ‘altoatesino’ facendoli diventare ‘Provincia di Bolzano’ e ‘cittadino della Provincia di Bolzano’ in questi giorni aveva suscitato forti polemiche a livello nazionale sia dal centrosinistra che dal centrodestra.

Il disegno di legge, proposto dai secessionisti della Suedtiroler Freiheit, era stato appoggiato dalla Svp e vedeva la modifica solo dei vocaboli in lingua italiana, quindi ‘Suedtirol’ restava invariato.

“Da questa discussione è emersa una maggiore consapevolezza del fatto che non si dovrebbe violare la sensibilità delle persone – ha detto Kompatscher -. I termini nella versione italiana e tedesca della legge europea sono diversi ma la legge non viola la Costituzione italiana. Anticostituzionale potrebbe essere l’incoerenza tra i diversi termini utilizzati nelle due versioni”.

Sulla vicenda era intervenuto anche il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia che aveva minacciato di impugnare la legge.