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Ponte Genova: Toti, Aspi fa suo interesse, noi quello della città

Si ringrazia lo Staff di Cronaca 4 per l’immagine pubblicata.

“Autostrade per l’Italia giustamente farà il suo interesse e noi faremo gli interessi della città e della regione, come sempre fatto, il governo farà quel che ha ritenuto opportuno di fare. Ognuno di questi soggetti si assumerà le proprie responsabilità davanti all’opinione pubblica del Paese”.

Lo ha detto il governatore ligure e commissario straordinario per l’emergenza, Giovanni Toti, commentando la lettera di Aspi in accompagnamento al progetto definitivo di demolizione e ricostruzione del viadotto sul Polcevera.

“Immagino che Aspi farà quel che ritiene più opportuno, rispondendo al proprio Cda e ai propri azionisti – ha detto Toti – vedremo di passo in passo qual è l’atteggiamento e, soprattutto, non spetta a noi valutare le azioni di Aspi. Spetterà poi, di volta in volta, ai soggetti competenti a cui Aspi si rivolge”.

A scegliere quale sarà il soggetto o i soggetti che si occuperanno di demolire i resti di ponte Morandi e a realizzare una nuova struttura, sarà il commissario-sindaco Marco Bucci, chiamato però a muoversi entro i paletti fissati dal decreto Genova, oggi legge 909: “Il commissario per la ricostruzione deve applicare le leggi della Repubblica italiana, approvate dal Parlamento, che piaccia o non piaccia – sottolinea Toti – al di là di ogni discussione politica, applicheremo la legge con la leale collaborazione istituzionale che la nostra Costituzione prevede. Il dibattito politico si svolgerà in altre sedi, in altri modi, così come tutte le eventuali impugnative, i giudizi di vario grado”.

“Abbiamo discusso a lungo, abbiamo manifestato le nostre legittime idee su come bisognava procedere, ma quando il parlamento sovrano si esprime – rimarca Toti – ci si allinea e si cerca di collaborare”. E sul timore che eventuali ricorsi possano rallentare i lavori, il governatore dice: “Non temo alcun ritardo”.