Il sindaco di Genova, Marco Bucci, sarà il commissario per la ricostruzione. Lo ha confermato in tarda mattinata il premier Giuseppe Conte.
Lo stesso Conte aveva telefonato in precedenza al presidente della Regione Toti per comunicargli l’intenzione di affidare al primo cittadino del capoluogo ligure il compito di gestire la ricostruzione del ponte Morandi, nel crollo del quale, lo scorso 14 agosto, hanno perso la vita 43 persone.
La Regione, sempre secondo indiscrezioni, avrebbe dato parere favorevole alla nomina, per la quale erano stati fatti in precedenza i nomi di Stefano Cingolani e Claudio Gemme.
La nomina di Bucci sblocca un lungo braccio di ferro che ha creato non pochi imbarazzi all’esecutivo, già in difficoltà per il decreto dopo il crollo del Ponte Morandi. Le resistenze erano dovute soprattutto alla richiesta di Bucci di modificare l’articolo 1 del decreto, assegnando poteri diversi al Commissario. Una modifica sostanziale, sulla quale i 5 Stelle avevano più di una perplessità.
Così come resta tutto da valutare il ruolo di Autostrade, che il Movimento vuole fuori dalle operazioni di ricostruzione del viadotto e che invece i poteri locali, per ragioni di pragmatismo, vorrebbero in qualche modo coinvolgere.
Alla fine Bucci, che godeva del consenso della Lega e del governatore Toti, ha avuto la meglio anche perché una scelta alternativa sarebbe stata pericolosa per il Movimento. Un candidato dei 5 Stelle sarebbe stato facile bersaglio di critiche da parte delle istituzioni locali e, unite alle critiche già fatte al ministro Toninelli, avrebbero costituito un ulteriore motivo di imbarazzo.