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Al via i blocchi anti-smog in pianura Padana

Ma il Piemonte è in ritardo. Molte le eccezioni previste.

Guerra  allo smog a tutto campo nel nord Italia. Anche se non tutte le regioni sono schierate perfettamente sulla stessa linea.

Di fatto comunque, da oggi fino alla fine di marzo 2019, scatta il divieto di circolazione nei giorni lavorativi anche per i veicoli diesel Euro 3 (oltre che per i mezzi benzina Euro 0, diesel Euro 0, diesel Euro 1 e diesel Euro 2) indipendentemente dai livelli d’inquinamento. Questo almeno è ciò che è stato deciso da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna; il Piemonte dovrebbe decidere nella stessa direzione fra qualche giorno.

Il dettaglio regione per regione

Lombardia. I veicoli diesel Euro 3 dovranno rimanere fermi dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 nei 209 comuni di Fascia 1 e nei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti appartenenti alla Fascia 2.

Piemonte. E’ l’unica regione in cui il blocco slitta di qualche giorno. La Regione ha approvato limitazioni meno restrittive rispetto a quelle decise da Torino, un incontro è previsto giovedì.

Veneto. In linea con la Lombardia eccetto alcune deroghe per le fasce più basse e per i guidatori con più di 70 anni.

Emilia Romagna. E’ la regione forse più restrittiva perché ha imposto un fermo anche ai veicoli diesel Euro 4.

La portata delle decisioni

Per capire cosa significhino i nuovi limiti, basta andare al conteggio effettuato dall’Aci sulla quantità di veicoli coinvolti. Da qui in avanti circa due milioni e 260.000 automobili e 790mila  furgoni presenti nelle quattro regioni interessate, dovranno fare i conti con le limitazioni. Se si tiene conto anche delle maggiori restrizioni dell’Emilia Romagna, allora il numero totale di veicoli coinvolti arriva a 3,5 milioni.

Le eccezioni

Il blocco è tuttavia effettuato tenendo conto di alcune eccezioni. Oltre a quanto già indicato per il Veneto, per esempio, in Lombardia sono fuori dal blocco i veicoli  degli ambulanti, dei medici e dei veterinari in visita urgente, quelli dei lavoratori con turni tali da impedire la fruizione dei mezzi di trasporto pubblico, quelli dei parroci e i veicoli con a bordo almeno tre persone.

Rimane poi la situazione difficile in Piemonte  dove quasi tutti i Comuni hanno posticipato l’entrata in vigore delle misure anti-smog.

Cosa accadrà in caso di emergenza smog

L’accordo che ha portato ai blocchi decisi al nord prevede anche misure d’emergenza in base ai giorni consecutivi di sforamento del livello di polveri sottili. Si va dall’abbassamento del riscaldamento domestico al divieto di uso di biomasse. Le Regioni della Pianura Padana, infine, hanno già stabilito che dall’ottobre del 2020 sarà limitata la circolazione degli Euro 4 e dal 2025 nelle città scatterà il blocco degli Euro 5.