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Clima, la sfida europea per ridurre le emissioni dei Tir

Si ringrazia lo Staff di Inhabitat per l’immagine pubblicata.

La Commissione stima un aumento delle emissioni dei mezzi pesanti di qui al 2030 del 10%. Eppure, dice un nuovo studio, con nuove regole sull’efficienza energetica l’Unione potrebbe tagliare le importazioni di petrolio di circa un miliardo di barili.

L’Europa è pronta per l’auto a guida autonoma, ma non ancora per ridurre le emissioni inquinanti che vengono dal trasporto su strada, soprattutto quello dei mezzi pesanti. Senza nuove regole, nazionali e comunitarie, per migliorare l’efficienza energetica dei camion, infatti, la transizione europea verso una mobilità sostenibile rischia di rallentare, con conseguenze negative anche sull’economia.

Trucking into a greener future, uno studio reso pubblico oggi e realizzato in collaborazione tra aziende come Volvo, Tesla, Siemens e organizzazioni come lo Smart Freight Centre e la Federazione europea per i trasporti e l’ambiente (T&E), fotografa la contraddizione: la Commissione che di qui al 2030 le emissioni di Co2 dei veicoli pesanti aumenteranno del 10%, del 14% entro il 2040 (rispetto al 2015).

Eppure, spiega il rapporto, con mezzi pesanti più efficienti dal punto di vista energetico entro il 2030 l’Unione europea potrebbe non accelerare il processo di decarbonizzazione nel rispetto degli impegni presi con gli accordi di Parigi ma anche ridurre le importazioni di petrolio di circa 1 miliardo di barili.

Il settore dei camion è uno dei settori dell’industria dei trasporti in cui crescono di più sia le emissioni di Co2 che il consumo di carburante. Il trasporto pesante su strada contribuisce al 22% delle emissioni di Co2 del trasporto stradale nell’Unione europea, pur essendo i camion meno del 5% dei veicoli in circolazione.

L’Unione europea  importa l’89% del petrolio che usa, la maggior parte è destinato all’industria dei trasporti, dice lo studio. Entro il 2030, l’uso di camion diesel più efficienti, insieme alla “graduale integrazione di nuovi veicoli e infrastrutture elettriche e a idrogeno porterebbe a una riduzione cumulativa del petrolio e dei prodotti petroliferi importati di 1 miliardi di barili di petrolio equivalente”. Nello scenario più ottimistico considerato dal report, con soli camion a emissioni “zero”, il risparmio di petrolio sarebbe di circa 11 miliardi di barili entro il 2050.

“Il trasporto è l’unico settore in cui le emissioni di Co2 in Europa sono ora superiori a quelle del 1990”, dice Erik Wirsing, vicepresidente Global Innovation di DB Schenker. “Il business della logistica deve reinventare la catena del valore per ridurre le emissioni locali e globali e sfruttare i nuovi modelli di business offerti dalle reti di ricarica intelligenti “.

“Il futuro del trasporto su strada è elettrico”, gli fa eco Lucien Mathieu, analista della Ong Transport & Environment. Le soluzioni elettriche a batteria “sono di gran lunga le più economiche per gli utenti di camion”. Bisogna “dare il via a un autotrasporto a emissioni zero introducendo un obiettivo di vendita obbligatorio di camion a emissioni zero”.