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Roma-Latina, SIS batte Salini Impregilo

Altro passi avanti (anche se non ancora “giuridicamente vincolante”) nella infinita storia dell’autostrada Roma-Latina in project financing («Corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento Cisterna-Valmontone»). La Società “Autostrade del Lazio” (spa mista composta al 50% da Anas e Regione Lazio) ha infatti aggiudicato in via provvisoria al “Consorzio stabile Sis Scpa” la gara per l’affidamento in concessione delle attività di progettazione, realizzazione e gestione delle nuove infrastrutture autostradali.
La parte economica delle offerte in gara (sfida a due tra Sis e Salini Impregilo) era stata aperta il 19 febbraio scorso, e sul sito di Autostrade per il Lazio era già comparso il tabellino di gara che dava in vantaggio. Solo adesso però la società comunica che è avvenuta l’aggiudicazione provvisoria. Seguiranno le verifiche di legge e l’aggiudicazione definitiva, ma l’«obbligazione giuridica vincolante» secondo la terminologia del Nuovo Codice appalti (Ogv) scatterà solo con la successiva firma del contratto.

L’aggiudicatario provvisorio, il Consorzio stabile Sis (società consortile per azioni), è come noto una consolidata alleanza italo-spagnola nata su spinta del colosso iberico Sacyr y Vallermoso (grande impresa impegnata – ad esempio – con Salini Impregilo per il nuovo canale di Panama), consorzio oggi controllato al 51% dal gruppo Fininc di Torino (tramite la società di costruzioni Inc spa e la società di ingegneria Sipa Spa), mentre Sacyr ha il 49%.
Nella valutazione della parte tecnica dell’offerta, effettuata dalla Commissione nella seduta del 29 settembre 2015, era risultata in vantaggio, anche se di poco, l’Ati italiana guidata da Salini Impregilo, con 38,46 punti contro i 24,41 di Sis. All’apertura delle buste il 19 febbraio, invece, il Consorzio Sis ha ribaltato la situazione con un forte ribasso sul contributo pubblico richiesto, ottenendo 30 punti contro i 5,48 della cordata Salini Impregilo.

La gara Anas risale al dicembre 2011, rimasta però bloccata fino al 10 aprile 2014 (data delle lettere di invito alle imprese) per i contenziosi con i soci della precedente società concessionaria (revocata) Arcea Lazio e poi per una bocciatura da parte della Corte dei Conti di una delibera Cipe. La scadenza per le offerte è stata varie volte rinviata dal 16 settembre 2014 fino al 18 febbraio 2015, con le due cordate citate sopra a farsi avanti.

Poi di fatto la gara è stata sospesa con l’arrivo del Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, nel marzo 2015, per (mai ammesse ufficialmente) perplessità sull’opera. L’insistenza però del governatore Pd del Lazio, Nicola Zingaretti, l’hanno convinto a dare il via libera, e la gara è ufficialmente ripresa nel dicembre scorso.
Il comunicato di Autostrade del Lazio del 14 giugno spiega che «la procedura era stata riavviata lo scorso dicembre, dopo la conferma da parte del Ministero dei Trasporti della sussistenza delle fonti di finanziamento e dell’inserimento dell’opera nell’elenco delle infrastrutture strategiche approvato dal CIPE, considerata la rilevanza strategica dell’opera individuata dalla Regione Lazio nel Documento di Economia e Finanza Regionale».

Se davvero la gara arriverà all’aggiudicazione, potranno finalmente sbloccarsi i 468 milioni di euro di finanziamento pubblico, stanziati dal Cipe nel lontano 2004 e mai utilizzati.

Il costo dell’opera è pari a 2,8 miliardi di euro, anche se la parte al momento finanziata è solo di 2.063 milioni (1.839 al netto del ribasso di gara stimato) con i 468 milioni di contributo pubblico e il resto dai privati, con durata massima della concessione di 50 anni. Resta fuori la bretella con la A1 (la Cisterna-Valmontone, per la cui realizzazione servirebbero altri 500 milioni di finanziamenti pubblici.

Il progetto prevede in particolare la realizzazione di 186 km di infrastrutture: l’asse autostradale Roma-Latina per complessivi 68,3 km, l’asse autostradale Cisterna-Valmontone per 31,5 km e altre opere per la connessione con la viabilità locale per un totale di 46,2 km, oltre alla realizzazione di due viabilità complanari gratuite all’autostrada nel tratto tra Aprilia Sud e Latina, per complessivi 18,2 km per ciascun senso di marcia, e all’adeguamento per il traffico locale dell’attuale Pontina, tra Pomezia Nord ed Aprilia Sud (circa 22 km).
L’asse autostradale Roma-Latina prevede la realizzazione di un’infrastruttura a 2 corsie per senso di marcia oltre alla corsia di emergenza, dallo svincolo tra la A12 “Roma-Civitavecchia” e la “Roma-Fiumicino” fino a Latina nord (località Borgo Piave). Nel tratto più densamente trafficato compreso tra la località Tor de’ Cenci e Aprilia Nord, è prevista la realizzazione di una terza corsia per senso di marcia.

L’asse autostradale Cisterna-Valmontone si connette al corridoio Roma-Latina in località Campoverde di Aprilia e prosegue fino all’innesto con l’autostrada A1 “Roma–Napoli” presso Labico. Tra le opere per la connessione delle infrastrutture autostradali con la viabilità esistente sono previsti interventi di adeguamento della viabilità secondaria che comprendono la realizzazione della Tangenziale Est di Latina, asse urbano di scorrimento a due corsie per senso di marcia.

La tratta di cui si garantisce la copertura del piano economico-finanziario (delibera Cipe 51/2013 , in Gazzetta il 3 gennaio 2014) è quella principale, la A12-Roma (Tor de’ Cenci)-Latina e opere connesse, che costa 2.063 milioni (1.839 al netto del ribasso di gara stimato) e gode del contributo pubblico di 468 milioni a valore attuale, stanziati nel 2004.
La delibera Cipe 51/2013 ha approvato il progetto definitivo della A12-Tor de’ cenci (594,4 milioni), che ancora mancava all’appello, ed espresso parere favorevole allo schema di convenzione, nel quale lo Stato non assume nessun obbligo di finanziamento delle tratte attualmente non coperte da finanziamento pubblico (la Cisterna-Valmontone), come d’altra parte stabilito dall’articolo 18 comma 4 del decreto Fare. Il Cipe 2013 (governo Letta, ministro Lupi) ha comunque confermato l’impostazione della gara Anas 2011 secondo la quale l’aggiudicazione riguarda tutta l’opera, anche la parte non finanziata (la bretella Cisterna-Valmontone, collegamento alla A1), la cui realizzazione è tuttavia condizionata allo stanziamento dei 502 milioni mancanti.