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L’Italia rilancia gli ordini dell’industria

Ricavi avanti adagio, mentre gli ordini balzano a doppia cifra. I dati Istat di novembre offrono indicazioni positive soprattutto in chiave prospettica, con un arretramento congiunturale (-1,1%) del fatturato delle imprese a cui però si contrappone uno scatto delle commesse. Su base annua i ricavi crescono in modo marginale, appena lo 0,8%, con variazioni minime sul mercato interno (+0,5%) e appena un poco più solide (+1,1%) oltreconfine.
Un quadro un poco migliore si realizza per la parte manifatturiera, con una crescita annua dei ricavi del 2,2% escludendo dal calcolo l’energia, ancora una volta penalizzata dalla discesa dei listini: -14,9% nel mese, -15,6% dall’inizio dell’anno.

La buona notizia riguarda però le commesse, che in termini grezzi balzano addirittura a doppia cifra, con un aumento annuo del 12,1% (grazie anche alla presenza di una giornata lavorativa in più) che sale a quasi 19 punti per la domanda nazionale. Nel bilancio dei primi 11 mesi dell’anno le commesse mediamente salgono del 5,5%, con l’Italia a crescere di quasi nove punti.
Moderata invece nel 2015 la crescita dei ricavi, con un guadagno dello 0,6% tra gennaio e novembre (correggendo i dati per il diverso calendario) che tuttavia lievita al 2,1% escludendo dal calcolo l’energia.

Su base settoriale la performance migliore è ancora per i mezzi di trasporto (+8%), anche se il dato è in frenata decisa rispetto al dato degli 11 mesi, dove la crescita è del 29,8%. Per l’auto, tuttavia, il mese è ancora brillante, con una crescita dei ricavi e degli ordini che si avvicina al 20%.
Bene anche gomma-plastica, tessile-abbigliamento, farmaceutica e macchinari, mentre chimica e metallurgia arretrano di un punto.

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