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L’emiliana Sicim lancia macchina per la posa di tubi per l’oil&gas

Il Gruppo di Busseto (Parma), leader nella progettazione e costruzione di grandi impianti per il trattamento, trasporto e distribuzione di idrocarburi, ha realizzato una macchina che risolve tre problemi: facilita il trasporto, previene gli errori umani ed elimina il fermo d'opera.

Il Gruppo, inoltre, si è aggiudicato la costruzione del 50% circa del Gasoducto Sur Peruano, un pipeline che attraversa la Foresta Amazzonica e le Ande. La nuova macchina ideata da Sicim per la posa dei tubi è capace di dividersi e di entrare dentro ad un container, riducendo dell’80% i costi di trasporto e messa in opera.

Il macchinario può essere installata in posti impervi. Solitamente le macchine posatubi sono gigantesche e, per trasportarle nei Paesi in cui verrà realizzata un’opera, occorrono mezzi speciali via terra o nave con costi esorbitanti.
Il suo nome è GPL 980 Performer, pesa 61mila chili e ha una capacità di sollevamento di 98mila chili. La sua struttura è divisa in tre moduli smontabili con enorme velocità. Ètata progettata da un team coordinato da Luciano Oppimitti, responsabile dell’area Procurement, Equipment & Logistics di Sicim.

Il gruppo è formato da giovani ingegneri e disegnatori neo-assunti, tecnici altamente qualificati presenti in azienda da tempo, che attraverso la loro competenza e comprovata esperienza hanno reso completa l’opera. Fondamentale inoltre la collaborazione con EPE (Euro Pipeline Equipment) per la finalizzazione del progetto e l’assemblaggio della macchina.

Sicim, intanto, ha avviato i lavori per la costruzione del 50% circa del Gasoducto Sur Peruano, un pipeline che permetterà di distribuire ed esportare il gas proveniente dalla regione interna di Las Malvinas. Il progetto, del valore di circa 800 milioni di dollari, si snoda nell’Amazzonia peruviana passando per la regione degli Incas famosa per Cusco e Macchu Picchu, attraversa le Ande ad altitudini superiori ai 4.500 metri, per poi scendere verso il mare.
I lavori che saranno ultimati entro il 2017, richiederanno a regime l’impiego di 3mila addetti tra tecnici specializzati e mano d'opera locale. A sviluppo e ricerca Sicim destina ogni anno 3 milioni di euro mentre oltre 30 milioni vanno in macchinari e tecnologia di ultima generazione. Conta 200 dipendenti in Italia e altri 5mila nel mondo.