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Illuminazione pubblica: verso le Smart City

“L’intervento normativo sull’illuminazione pubblica s’inquadra nel contesto del Programma Energetico Ambientale Regionale (PEAR), approvato dopo un’ampia consultazione nell’ambito del percorso di Valutazione Ambientale Strategica, e si pone come obiettivo la riduzione dei consumi energetici da fonte fossile, la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, e la lotta ai cambiamenti climatici, temi sui quali Regione Lombardia sta investendo moltissimo”.

Così l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Terzi, durante il suo intervento al Workshop ANCI “Illuminazione pubblica nei Comuni: risparmio, sviluppo e valorizzazione”, a Palazzo Lombardia. Il convegno ha fatto il punto sulle prassi e le novità procedurali riguardanti l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica, le opportunità finanziarie per gli Enti locali e le politiche di sviluppo del Governo in tale direzione, nonchè le migliori soluzioni tecniche per l’innovazione e l’efficientamento delle reti di illuminazione pubblica.

TRE ASSI – “La programmazione regionale – continua l’assessore – si è concentrarsi su tre assi d’intervento: la mobilità sostenibile, la ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico e il rifacimento delle reti di illuminazione pubblica in chiave ‘smart’. In quest’ottica abbiamo licenziato anche la Legge Regionale 5 ottobre 2015, n. 31, così detta Legge “Luce” per l’efficientamento dei sistemi di illuminazione esterna. La legge è frutto di un’ampia concertazione tra le istanze dei vari portatori di interesse – ANCI Lombardia, Legambiente, WWF, le Associazioni di categoria dei produttori e progettisti dell’illuminazione e dei fornitori di servizi (ASSIL), degli ordini professionali, e di altri Enti e Associazioni interessati a vario titolo al tema (Cielo Buio, Enea, Light-is, ARPA Lombardia) – attraverso l’istituzione di un tavolo dedicato”.

GLI OBIETTIVI DELLA LEGGE LUCE – “Tra gli obiettivi più significativi che abbiamo inserito – ricorda l’assessore all’Ambiente-: efficientamento degli impianti di illuminazione esterna attraverso sorgenti luminose a ridotto consumo e ad elevate prestazioni illuminotecniche, risparmio energetico mediante il contenimento dell’illuminazione artificiale, salvaguardia delle condizioni naturali nelle zone di particolare tutela dall’inquinamento luminoso, riduzione dell’inquinamento luminoso sul territorio regionale nel preminente interesse della tutela della salute dei residenti”.

LE NOVITA’ – “Inoltre – prosegue Terzi – mi preme segnalare importanti novità, quali il monitoraggio del servizio di illuminazione e degli impianti, la promozione di forme di aggregazione fra Comuni e l’introduzione delle zone di particolare tutela dall’inquinamento luminoso (parchi nazionali, siti Rete Natura 2000, aree regionali protette), georeferenziate da Regione”.

IL BANDO – “Ma Regione Lombardia non e’ intervenuta solo sul quadro normativo – fa presente Terzi – interverrà, anche attraverso un apposito bando del valore di 45 milioni di euro sull’illuminazione pubblica per sostenere i Comuni nella direzione dei cambiamenti che la nuova legge auspica”. Il bando è destinato ai Comuni lombardi in forma associata o aggregata formalmente costituita, alle Unioni di Comuni e alle Comunità Montane e ha come finalità l’abbattimento dell’inquinamento luminoso attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di illuminazione pubblica e dei costi gestionali, a cui sarà associata la diffusione di servizi tecnologici integrati.

NUOVI SCENARI – “Grazie alle nuove tecnologie – conclude Terzi – si aprono oggi scenari nuovi in materia di reti e infrastrutture, che consentiranno di migliorare l’efficienza energetica, proteggerci dall’inquinamento luminoso ed offrire un miglioramento della qualità di vita dei nostri cittadini”.

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