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Rafforzare l’anima dell’Unione

Come ormai consuetudine da molti anni, vi riportiamo il discorso sullo stato dell’Unione del Presidente della Commissione Europea

La Presidente Von der Leyen

Foto in primo piano: la Presidente della Commissione ha presentato il discorso sullo stato dell’Unione (photo credit: Commissione Europea 2021)

La Presidente Von der Leyen ha iniziato il discorso parlando della difficoltà del periodo attuale, causa pandemia e crisi economica, ma si è detta “fiera e fiduciosa” perché in questi tempi difficili l’Europa ha scelto di agire insieme, portando ad esempio le campagne vaccinali nei vari Stati membri e l’adozione, in tempi rapidi, del cosiddetto Green Pass europeo.

Non vi sono dubbi sul fatto che il prossimo anno sarà ancora complicato, ma si è detta convinta che “sia proprio nel momento in cui siamo messi alla prova che il nostro spirito – la nostra anima – esprime tutta la sua forza luminosa. Osservando la nostra Unione, so per certo che l’Europa supererà questa prova”.

Ha inoltre aggiunto di aver fiducia nei giovani europei: “La nostra Unione diventerà più forte se si farà ispirare dalla nostra generazione futura, così riflessiva, determinata e premurosa. Saldamente ancorata ai valori e audace quando si tratta di agire”.

È poi passata ad elencare le priorità della Commissione per l’anno venturo.

La prima – e più urgente – consiste nell’accelerare la vaccinazione a livello mondiale. Se in Europa più del 70% dei cittadini adulti è completamente vaccinato, nel mondo meno dell’1% delle dosi è stato somministrato nei Paesi a basso reddito.

Nel quadro della lotta alla pandemia, il pacchetto “Team Europa” sta investendo un miliardo di Euro per rafforzare la capacità di produrre vaccini a mRNA in Africa. Oltre alle 700 milioni di dosi già consegnate ai Paesi in via di sviluppo, e alle 250 milioni già promesse, la Commissione si impegna a donare altri 200 milioni di dosi nel corso del 2022.

La seconda priorità consiste nel proseguire gli sforzi in Europa in favore della vaccinazione. Le differenze tra i tassi di vaccinazione nell’Unione sono preoccupanti.

La priorità finale consiste nel rafforzare la nostra preparazione alle pandemie, costituendo “l’Unione Europea della salute”. La costituzione dell’Autorità HERA (Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie) rappresenterà una risorsa importante per far fronte alle future minacce sanitarie più rapidamente e in modo migliore.

L’Europa dispone delle capacità di innovazione, delle capacità scientifiche e delle conoscenze. Si tratta di fare interagire queste risorse, con un apporto significativo di finanziamenti (50 miliardi per il periodo 2022-2027).

Sul piano dell’economia e della ripresa, la Presidente si è detta fiduciosa che 19 Paesi tornino ai livelli pre-pandemia nel corso dell’anno, con gli altri che li seguiranno a breve.

Unione
1. Il programma NextgenEU è uno dei pilastri per il futuro dell’Unione (photo credit: Commissione Europea 2021)

Nell’ultimo trimestre la crescita della zona Euro ha superato sia quella degli Stati Uniti che quella della Cina. Con NextGenerationEU, l’UE investirà sia nella ripresa a breve termine che nella prosperità a lungo termine e affronterà i problemi strutturali dell’economia.

In particolare, l’UE investirà nel 5G e nella fibra e, in generale, nelle competenze digitali.

Ma nel guardare al futuro bisogna anche riflettere su come la crisi abbia inciso sul modello dell’economia europea: dall’aumento del debito all’impatto disomogeneo sui vari settori, fino alle nuove modalità di lavoro.

In quest’ottica, nelle prossime settimane la Commissione riavvierà il dibattito sul riesame della governance economica, nell’intento di costruire un consenso sulla via da seguire. Il mercato unico, che in questo periodo è stato il grande catalizzatore del progresso e della prosperità in Europa, celebrerà presto il suo 30° anniversario.

Per la ripresa, è il motore dell’occupazione di qualità e della competitività ed è una questione importante soprattutto per il mercato unico digitale; la Commissione ha quindi presentato proposte ambiziose in vari ambiti:

  • per contenere il potere di controllo degli accessi esercitato da importanti piattaforme;
  • per richiamare tali piattaforme alle loro responsabilità democratiche;
  • per promuovere l’innovazione;
  • per incanalare il potere dell’intelligenza artificiale.

A riprova della sua importanza, la spesa per il digitale nel NextGenerationEU sforerà addirittura l’obiettivo del 20%. Ad esempio, l’intenzione della Commissione è di presentare una nuova Legge europea sui semiconduttori, per mettere insieme le capacità di ricerca, progettazione e sperimentazione di livello mondiale e coordinare gli investimenti dell’UE e nazionali.

Lo scopo è di creare un ecosistema europeo dei chip che sia all’avanguardia, inclusa la produzione. “Così ci garantiremo la sicurezza dell’approvvigionamento e svilupperemo nuovi mercati per una tecnologia europea innovativa”.

La Presidente ha quindi proseguito ricordando l’importanza del pilastro europeo dei diritti sociali per posti di lavoro dignitosi, condizioni di lavoro giuste, una migliore assistenza sanitaria e un buon equilibrio di vita. La Commissione proporrà perciò una nuova strategia europea per l’assistenza, “perché ciascun uomo e ciascuna donna possano beneficiare della migliore assistenza possibile e trovare il miglior equilibrio di vita”.

L’equità sociale non è solo una questione di tempo, ma anche una questione di equità fiscale. Nell’economia sociale di mercato è giusto che le Imprese realizzino profitti. Ma per realizzare profitti hanno bisogno della qualità delle infrastrutture, della sicurezza sociale e dei sistemi di istruzione. Quindi il minimo che possono fare è pagare il giusto contributo.

La Commissione proporrà dunque un progetto di Legge per combattere i profitti dissimulati grazie alla copertura di Società di comodo e farà di tutto per portare a termine lo storico accordo mondiale sul tasso minimo di imposta sulle Società. “Pagare il giusto importo di imposte non è solo una questione di finanze pubbliche, ma è soprattutto una semplice questione di equità”.

Clima e giovani fra le priorità
2. Clima e giovani sono fra le priorità della Commissione (photo credit: Markus Spiske per Pexels)

Particolare importanza deve rivestire il settore della gioventù: la Commissione proporrà che il 2022 sia l’anno europeo dei giovani e metterà in opera il nuovo programma ALMA che, sulla falsariga di ERASMUS, permetterà ai giovani europei di fare un’esperienza lavorativa in un altro Stato membro. Ma l’Unione deve essere unita anche nel prendersi le proprie responsabilità.

La lotta al cambiamento climatico deve essere una priorità e l’UE e i suoi Stati membri hanno già messo in opera azioni al riguardo. “È chiaro quindi che qualcosa si muove. È questo il significato autentico del Green Deal europeo”.

L’Europa è stata la prima grande potenza economica a presentare un quadro legislativo globale per trasformare gli obiettivi climatici in obblighi giuridici. Anche se i dettagli sono complessi, l’obiettivo è semplice: imporre un prezzo all’inquinamento e adoperarsi perché a obiettivi climatici più ambiziosi corrispondano obiettivi sociali più ambiziosi. La transizione verde deve essere equa.

Per questo motivo, la Commissione ha proposto un nuovo Fondo sociale per il clima, per far fronte alla povertà energetica di cui già soffrono 34 milioni di Europei.

Sempre sul piano internazionale, l’Europa può essere in grado e avere la volontà di fare di più in autonomia: in primo luogo, per garantire stabilità nel nostro vicinato e nelle diverse regioni del mondo.

In secondo luogo, per affrontare le minacce che si evolvono rapidamente, dagli attacchi informatici alla crescente corsa agli armamenti nello spazio.

In terzo luogo, l’UE è un garante della sicurezza unico nel suo genere. Vi saranno missioni in cui la NATO o l’ONU non saranno presenti, ma a cui l’UE dovrebbe partecipare. Occorre quindi avere una “Unione Europea della difesa”.

Ciò che l’ha frenato finora non è solo una carenza di capacità ma è stata la mancanza di volontà politica. In un mondo in cui aumentano i contrasti, proteggere i propri interessi non significa soltanto difendersi ma costruire partenariati forti e affidabili.

Bisogna quindi approfondire il partenariato con i nostri alleati più stretti ed essere più presenti sulla scena internazionale.

Infine, l’Europa deve focalizzarsi su problematiche fondamentali quali migrazione e diritti umani per difendere l’idea di un’Europa “basata sulla libertà nella diversità”. Per questo la Commissione proporrà un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo per migliorare la gestione europea di questi fenomeni e si concentrerà anche su specifiche proposte di Legge in materia di difesa delle donne e della libertà d’informazione.

In conclusione, “l’Europa, per quanto imperfetta, è straordinaria nella sua unicità e unica nella sua straordinarietà. Difendendo i nostri valori difendiamo anche la libertà. Libertà di essere noi stessi, libertà di dire quello che ci passa per la testa, libertà di amare chi vogliamo. In breve, di avere un’Unione con un’anima”.

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