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Appalti: Delrio “Nuovo Codice serve a rianimare settore malato”

“Questo Codice è stato molto condiviso, discusso, approfondito anche nella legge delega ed è importante che questo confronto prosegua”, però “dobbiamo partire dallo stato reale delle cose in un settore che ha visto imprese fallire costantemente. Leggo solo io le notizie sulla corruzione, sulle
infiltrazioni mafiose e sul mercato delle opere pubbliche crollato da 40 a 20 miliardi e che la realizzazione delle opere richiede oltre 12 anni se è superiore ai 50 milioni?”.

Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, al convegno sul “Nuovo Codice degli appalti e decreto correttivo” organizzato da Cgil, Cisl e Uil. “Veniamo da una situazione incredibile, di grande complicazione, in cui dal 2007 al 2015 gli investimenti pubblici sono crollati di 110 miliardi di euro, per una stima al ribasso.

Questo Codice viene per rianimare un malato – ha aggiunto -. Il contraente generale vigilava su se stesso, questa è cosa che non sta ne in cielo ne in terra. Ci sono norme per ridurre i contenziosi, perchè una grande malattia che avevamo è che le aziende facevano ricorso l’una contro l’altra armata, ma questo è un sistema che non funziona”. “Abbiamo più di 50.000 imprese di costruzione non qualificate che lavorano sotto soglia, questo significa che c’è una frammentazione clamorosa di questo mondo – ha proseguito Delrio -. E abbiamo bisogno di qualificare le 13.000 stazioni appaltanti, per avere imprese di qualità e bandi di qualità, che molte volte è stata la prima causa dei contenziosi”.

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