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Usa: in cerca di fondi per la manutenzione stradale

Alcuni parlamentari americani stanno affrontando la sfida della manutenzione stradale, anche oltre oceano si parla infatti di “crumbling roads” , cioè di autostrade che cadono a pezzi.

Il presidente americano Barack Obama lo scorso anno, nel corso del suo intervento alla Business Roundtable di Washington, aveva detto: “Non ha senso avere un economia di prima classe e delle infrastrutture di seconda classe". Paul Ryan, parlamentare repubblicano, e Chuck Schumer, parlamentare democratico, stanno lavorando a un accordo per trovare i fondi necessari per la manutenzione delle autostrade.

La proposta è di contrastare le “inversions”, cioè quelle fusioni internazionali che molte imprese americane attuano per ridurre le tasse sui fatturati. Un accordo del genere incoraggerebbe le aziende a cinque stelle a rimpatriare i miliardi di dollari fatturati all’estero, attirando fondi, in modo da accrescere la base imponibile del Paese e quindi finanziare la manutenzione delle strade.

Secondo Moody’s le aziende Usa hanno più di 1.100 miliardi di dollari di utili parcheggiati all’estero che, se dovessero essere rimpatriati secondo la normativa vigente, genererebbero importanti introiti da tasse. Ed è proprio a causa di questa normativa che molte imprese ricorrono alle inversions, trasferendo la propria residenza fiscale in paese dove la tassazione è più bassa, con la conseguente erosione della base imponibile degli USA.

Resta da vedere se questo accordo verrà siglato. I repubblicani sono orientati a un rimpatrio dei profitti su base volontaria e vorrebbero abbassare le tasse per il rientro dei dollari, mentre i democratici puntano al rientro dei capitali per investire tutte le somme a favore delle infrastrutture e del trasporto pubblico.