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Pedaggi autostradali, alle concessionarie imposto un tetto dell’1,5% agli aumenti

Aumenti tariffari calmierati per il secondo anno consecutivo. Anche quest'anno il ministro delle Infratsrutture, Maurizio Lupi, nel decreto interministeriale Trasporti-Economia di fine 2014 con la fissazione dei rincari tariffari per le concessionarie autostradali ha fatto scattare la tagliola del tetto massimo oltre il quale gli aumenti non possono andare. Per quest'anno il tetto è determinato all'1,5%, ben più severo di quello dello scorso anno che era stato fissato, alla prima esperienza del genere, a un livello ancora molto alto del 9 per cento.

Il risultato è che l'aumento medio ponderato per il 2015 si ferma all'1,32% contro il 3,9% dello scorso anno. Per Autostrade per l'Italia, la rete autostradale di gran lunga più ampia sul territorio italiano, l'aumento si ferma all'1,46%. Tutte le altre concessionarie si dividono fra quelli che arrivano al tetto massimo dell'1,5% e quelle per cui non sono previsti aumenti.

Per la maggior parte l'aumento sarà all'1,5% (Ativa, Autovie Venete, Brescia-Padova, Cav spa, Autocamionale della Cisa, Autostrada dei Fiori, Milano Serravalle Milano Tangenziali, Tangenziale di Napoli, Rav, Salt Spa, Sat spa, Satap Tronco A4 eTronco A21, Sav, Sitaf, Torino- Savona, Strada dei Parchi spa).

Per cinque concessionarie non sono invece scattate le condizioni per alcun aumento tariffario (Asti-Cuneo, Autostrada del Brennero, Consorzio Autostrade Siciliane, Centro Padane, Autostrade Meridionali Sam). Per queste autostrade le tariffe resteranno le stesse del 2014.

Un comunicato del ministro, diramato il 31 dicembre, spiega le ragioni della politica adottata dal Governo. «Dal 1° gennaio 2015 – afferma la nota – in attuazione di quanto previsto nei vigenti atti convenzionali stipulati da Anas Spa, ora ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con le società concessionarie di autostrade, nonché dalla vigente normativa, maturano specifici adeguamenti dei pedaggi autostradali, da determinarsi in applicazione delle formule tariffarie previste negli atti convenzionali approvati e vigenti». Fin qui il criterio ordinario convenzionale di determinazione delle tariffe che sta a monte del procedimento tariffario.

Poi, le ragioni politiche ed economiche del tetto severo di quest'anno. «Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – va avanti il comunicato – unitamente al Ministero dell'Economia e delle Finanze, hanno ritenuto obiettivo prioritario di interesse pubblico l'adozione di ogni misura idonea a consentire il superamento dell'attuale negativa congiuntura economico-finanziaria e considera la calmierizzazione degli adeguamenti tariffari per l'anno 2015, entro l'1,5%, una misura necessaria al conseguimento di tale obiettivo».

Infine, i correttivi convenzionali per tenere conto di un tetto che in origine non era previsto: una rassicurazione alle concessionarie che i mancati aumenti saranno ricondotti all'interno degli schemi convenzionali vigenti.

Questa la lista completa degli incrementi tariffari:

  • Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%;
  • ATIVA S.p.A. 1,50%;
  • Autostrade per l'Italia S.p.A. 1,46%;
  • Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00%;
  • Autovie Venete S.p.A. 1,50%;
  • Brescia-Padova S.p.A. 1,50%;
  • Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%;
  • CAV S.p.A. 1,50%;
  • Centro Padane S.p.A. 0,00%;
  • Autocamionale della Cisa S.p.A. 1,50%;
  • Autostrada dei Fiori S.p.A. 1,50%;
  • Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 1,50%;
  • Tangenziale di Napoli S.p.A. 1,50%;
  • RAV S.p.A. 1,50%;
  • SALT S.p.A. 1,50%;
  • SAT S.p.A. 1,50%;
  • Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00%;
  • SATAP Tronco A4 S.p.A. 1,50%;
  • SATAP Tronco A21 S.p.A. 1,50%;
  • SAV S.p.A. 1,50%;
  • SITAF S.p.A. 1,50%;
  • Torino – Savona S.p.A. 1,50%;
  • Strada dei Parchi S.p.A. 1,50%.

L'aumento medio ponderato per l'intera rete autostradale è pari all'1,32%.