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Manovra di bilancio 2016: 490 milioni per gli investimenti dei Comuni

“Con questa manovra possiamo creare le condizione per una ripartenza definitiva del nostro sistema, ci sono segnali molto positivi che dobbiamo saper cogliere tutti insieme. Il treno si è rimesso in corsa, ma ha bisogno di un carburante, che è quello della fiducia”.

Con queste parole il governatore Ugo Rossi è intervenuto al Consorzio dei Comuni Trentini per presentare, insieme all’assessore Carlo Daldoss, a Sindaci e ai Presidenti di comunità di valle, la manovra di bilancio 2016 della Provincia.

“La logica – ha spiegato Rossi – è quella di fare meglio con meno, mantenendo dunque la qualità, spesso di livello europeo, dei servizi sul territorio e mantenendo e addirittura incrementando, il livello degli investimenti pubblici. È una manovra espansiva che riduce ulteriormente la pressione fiscale su imprese e cittadini – ha sottolineato – con un impegno forte anche sul fronte della riduzione della spesa pubblica, per far fare al nostro sistema quel salto di qualità verso la ripresa definitiva. L’auspicio – ha concluso rivolgendosi ai Sindaci – è che possiate trasferire ai cittadini gli elementi di positività contenuti nella manovra”.

“La novità più importante – ha poi spiegato l’assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss – è che verrà disposta l’eliminazione del patto di stabilità per i comuni trentini, che nel 2016 avrebbe avuto un impatto di circa 24 milioni di euro. L’eliminazione del patto di stabilità comporta – ha spiegato – la possibilità di sbloccare circa 120 milioni di euro per progetti di investimento sovra comunali, gestiti tramite le Comunità, che si aggiungono ai 370 milioni già previsti. Possiamo così mettere in moto una serie di risorse che in questi anni sono state bloccate, con l’auspicio che possa scattare un processo virtuoso, che veda i territori protagonisti nella scelta degli investimenti strategici, con le comunità capaci di fare sintesi, nella logica prevista della riforma istituzionale. È una sfida di non poco conto – ha concluso – che auspichiamo possa essere colta da tutti, ragionando in termini di sistema”.