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Istat: Gli italiani amano le 4 ruote, 7 su 10 vanno al lavoro in auto

Gli italiani non riescono a fare a meno delle quattro ruote. Lo rileva l'Istat, sottolineando che l'automobile resta il mezzo di trasporto privato più utilizzato per recarsi al lavoro e a scuola. Nel 2015 l’auto è stata usata da quasi sette occupati su dieci (68,9%) come conducenti e poco più di un terzo (39,2%) degli studenti come passeggeri. Nel corso dell’anno si è ridimensionato l'utilizzo della bicicletta: usata per gli spostamenti dal 2,4% degli studenti (3% nel 2014) e dal 3,5% degli occupati (4,3% un anno fa). A forte distanza, secondo l’annuario, il gruppo di coloro che sono andati a lavoro a piedi: l'11,8%. C'è poi una percentuale, pari al 5,3%, che ha fatto sempre affidamento alla macchina, anche se non come guidatore ma in qualità di passeggero. Il trasporto pubblico locale è rimasto confinato a una percentuale minoritaria (il 5,2% va con tram o bus e il 2,9% con la metropolitana). Si sono spostati, sempre per raggiungere il luogo di lavoro, in treno il 3,1%. Infine, un 2,1% ha fatto ricorso alla corriera, mentre l’ 0,4% ha utilizzato il pullman aziendale. In particolare l’Istat rileva che nel 2015 i mezzi pubblici urbani sono stati usati da meno di una persona over14 su quattro (24%).

Tra i tanti argomenti trattati il rapporto ha fotografato un Italia che preferisce usare le strade per il trasporto delle merci. Nel 2013, spiega infatti l’Istat, le imprese ferroviarie hanno trasportato circa 855 milioni di passeggeri, livello sostanzialmente stabile rispetto all'anno precedente. Nel corso dello stesso anno le imprese ferroviarie hanno trasportato circa 88,5 milioni di tonnellate di merci (-0,6%), gli autotrasportatori molte di più, oltre 1 miliardo di tonnellate (-8,7% sul 2012). Tra il 2012 e il 2013, la performance dei veicoli italiani adibiti al trasporto merci (misurata in tonnellate-chilometro) ha segnato un aumento contenuto (+2,6%) ma in controtendenza rispetto agli anni precedenti, che è sintesi di un andamento negativo sulle brevi distanze (-8,0%) e di un aumento su quelle medio-lunghe (+3,6%).