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Codice della strada, ripresi i lavori della 8° Commissione del Senato

Tutela della cosiddetta "utenza debole" del trasporto stradale; riordino della segnaletica stradale; revisione dell'apparato sanzionatorio delle violazioni al codice della strada, secondo criteri di proporzionalità; introduzione del cosiddetto "ergastolo della patente" e del reato di "omicidio stradale".

Sono, queste, le principali novità contenute nel progetto di riforma del Codice della Strada in discussione avanti la 8° Commissione del Senato, che ha ripreso i lavori ieri, dopo che nelle scorse settimane la Commissione Bilancio ha censurato numerose disposizioni ritenute onerose e prive di copertura finanziaria, pur già approvate dalla Camera dei Deputati senza particolari difficoltà.

Tra i componenti della Commissione – si legge nel resoconto della seduta di ieri – è viva una forte polemica verso il pronunciamento della Commissione Bilancio che, di fatto, ha bloccato il testo con considerazioni di natura economico – finanziaria, senza entrare nel merito di norme oggetto di una forte attenzione generale.

Su tutt'altro versante, gli Uffici legislativi, al fine di consentire il mantenimento delle innovazioni apportate alla disciplina sanzionatoria e superare i problemi di carattere finanziario rilevati dalla Commissione bilancio hanno elaborato una ipotesi di riformulazione delle norme censurate sottoposta alla valutazione della Commissione Referente, con riserva di formalizzare la proposta anche sotto forma di emendamento, corredato della relazione tecnica che attesti l'invarianza finanziaria delle nuove norme. Lo spazio di manovra potrebbe, dunque, cambiare ulteriormente.

Tuttavia, l'esame delle modifiche normative necessarie per il superamento della criticità creta dal parere della Commissione Bilancio sarà ulteriormente rimandato. Su impulso dei Relatori al disegno di legge (Borioli, PD; Gibilino, FI-PdL) la Commisisone 8° ha convenuto sulla necessità di elaborare un nuovo programma di audizioni informative e rinviato ad una fase successiva la decisione sulle modifiche normative proposte dagli Uffici Legislativi.