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Ciclisti sui marciapiedi, decalogo del pedone tra ironia e rabbia

Gentilissima signora Bossi Fedrigotti, ho letto con interesse e apprezzato la correttezza con la quale ha affrontato l’argomento ciclisti sui marciapiedi. Personalmente, da pedone, vivo questa situazione con crescente disagio: non riesco a fare neppure qualche metro su qualsiasi marciapiede senza dovermi scansare.

Faccio molta fatica a capire il perché di tanta prepotenza in spregio alle più elementari norme del codice della strada e al rispetto degli altri. Tuttavia, per affrontare la cosa con un po’ di ironia ho pensato ad un breve decalogo che vorrei condividere con lei. 

  1. Il fatto di essere un ciclista non ti rende migliore degli altri. 
  2. Il Codice della Strada vale per tutti. 
  3. Se il Codice della Strada è troppo ostico allora prova con l’italiano: si chiama marciapiede. Quando alla bici spunteranno i piedi allora potrai salirci. 
  4. Dire siccome non ci sono piste ciclabili allora vado sul marciapiede non ha senso: è come dire siccome a casa mia sto stretto allora occupo casa tua. 
  5. Dire siccome tu pedone entri nella mia pista ciclabile allora io vado sul tuo marciapiede non ha senso: siccome tu entri a casa mia senza permesso allora io sono autorizzato ad una ritorsione mille volte peggiore? (i chilometri di marciapiedi non sono neanche paragonabili a quelli di piste ciclabili e la relativa occupazione fuori dalle regole è una reazione infinitamente più prepotente).
  6. Si chiamano strisce pedonali. 
  7. Il senso vietato è vietato per tutti. Pensare di essere autorizzati ad andare contromano solo per risparmiare strada non ha senso, allora anche la macchina e il motorino risparmierebbero benzina: andiamo tutti dove ci pare? 
  8. Non sei autorizzato ad essere al di sopra delle regole solo perché mancano le piste ciclabili. Se ritieni che i chilometri di piste ciclabili non siano sufficienti per consentirti di muoverti in sicurezza allora cambia mezzo di trasporto. Se ritieni una situazione pericolosa per te o la tua famiglia la eviti giusto? Non ti crei delle regole ad hoc a scapito degli altri. 
  9. Non sei il soggetto più debole: se vai addosso ad un pedone è il pedone che si fa male. 
  10. Pensi di essere il salvatore del pianeta perché vai in bici? Prima rispetta i tuoi simili. Augurandomi che prima o poi prevalga il buon senso e che qualcuno cominci a vigilare e multare come si dovrebbe.