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Aperta al traffico la prima tratta della Pedemontana Lombarda

Si chiudono i lavori ed aprono nuove strade in Lombardia. Dopo l’inaugurazione della Tangenziale di Varese, avvenuta sabato, ieri ha aperto al traffico il primo vero tratto dell’autostrada Pedemontana Lombarda, tra Cassano Magnago e Lomazzo. La cosiddetta ‘tratta A’, della lunghezza complessiva di 15 chilometri, collega le province di Varese e Como. Alla cerimonia di apertura era presente anche il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi.

“Fino alla fine dell’Expo non si pagherà il pedaggio”, ha assicurato il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Ad aprile poi è prevista l’inaugurazione di parte della tangenziale di Como, mentre a luglio sarà completata la tratta ‘B1’ tra le provincie di Como, Monza e della Brianza.

“È solo il primo tratto della Pedemontana, che arriverà fino a Dalmine. A luglio metteremo in esercizio la tratta B1, che è la prosecuzione di questa prima tratta e poi le altre”. “Era previsto, negli anni passati, un piano per arrivare a mettere tutto in esercizio entro il 2018″, ha spiegato il presidente di Regione Lombardia, “andremo in là di un paio di anni perché ci sono state mille difficoltà, però io la voglio fare tutta e sarà fatta tutta, poi anche la Tangenziale di Como e tutta la Teem”.

“È un impegno straordinario della Regione”, ha concluso Maroni, “abbiamo superato mille difficoltà di carattere finanziario, ambientale, c’è sempre chi protesta ovviamente, però io sono convinto che serve, è un’opera straordinaria e un sogno che comincia a realizzarsi”.

Il progetto Pedemontana Lombarda è molto ampio perché finalizzato a collegare 5 province (Varese, Como, Milano, Monza e Bergamo) per un totale di 157 km di cui 67 km di autostrade, 20 km di tangenziali e 70 km strade locali.

Un’opera molto complessa, sia sotto l’aspetto ingegneristico sia ambientale, che sarà realizzata per oltre 1,5 miliardi di euro dalla Nuova Briantea, la società guidata dall’austro-tedesca Strabag in gruppo con Maltauro e Grandi Lavori Fincosit. Al progetto lavora anche la società di ingegneria italiana 3TI Progetti che di recente ha acquisito il ramo di azienda “Italian road business” della società inglese URS UK Limited.