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Per la Torino-Lione, l’Italia deve velocizzare i cantieri anche finanziando con fondi aggiuntivi

Iveta Radicova, coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo, conferma che: «In Francia sono stati firmati tutti i contratti per la realizzazione della tratta internazionale per un valore di oltre 3 miliardi».

L’Europa richiama l’Italia per accelerare sulla Torino-Lione. L’occasione è l’evento Connecting Europe Express dedicato all’Alta velocità e alle Reti Ten-T europee.  La coordinatrice europea chiede alla politica italiana di essere chiara e accelerare sulla Torino-Lione, si tratta di un’opera in realizzazione e non più di un progetto.

La commissaria Radicova, che ha programmato un incontro con il premier Mario Draghi, e il viceministro alle Infrastrutture, Alessandro Morelli, che assicura: «Il Governo ha fatto i compiti a casa e siamo nei tempi, il Governo ha la Tav tra le sue priorità».

Mario Virano, direttore di Telt, afferma «l’Italia viaggia con circa un anno di ritardo rispetto alla Francia». Più che intoppi burocratici o difficoltà tecniche c’è un ritardo accumulato nel tempo per le incertezze politiche oltre al tira e molla sulla progettazione della tratta nazionale, che ha bloccato per mesi il dossier fino alla nomina del nuovo commissario.

La gara per la tratta italiana è in corso, spiega Virano, e si chiuderà entro il 2022. Simbolicamente il treno europeo è partito da Lisbona e il 7 ottobre e concluderà il suo viaggio attraverso 26 paesi e cento città a Parigi.

Importante accelerare sull’assegnazione delle risorse per i lavori lato Italia mentre la macchina della progettazione definitiva sulla tratta nazionale deve rimettersi in moto: Sul tracciato non ci sono dubbi ma Rfi deve avviare la progettazione definitiva sul collegamento tra la stazione di Susa e Torino.