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Infrastrutture, la Regione Lazio sblocca i cantieri: ecco la mappa dei lavori stradali

La Rieti-Torano, la Tangenziale dei Castelli, la statale dei Monti Lepini, la Orte-Civitavecchia, le frane del Viadotto Biondi di Frosinone della via Lungoliri di Pontecorvo: sei interventi sulle strade delle cinque province Lazio attesi dai territori da anni e che la Regione ha sbloccato, e che concluderà o avvierà nei prossimi mesi con fondi regionali, anche recuperati da cantieri mai partiti e 'dimenticati'.

A presentare la mappa di queste opere pubbliche è stato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con l'assessore alle Infrastrutture Fabio Refrigeri. La prima strada a essere inaugurata sarà la Rieti-Torano, entro novembre, con la conclusione del primo lotto (3,1 km da Villa Grotti a Grotti di Cittaducale) che permetterà la canalizzazione del traffico, in particolare quello pesante, proveniente dall'Umbria e dall'Abruzzo direttamente sulla dorsale appenninica, evitando di passare per il Grande Raccordo Anulare di Roma. Il costo complessivo dell'opera, iniziata nel 2006, è di 28,4 milioni di euro. Ma la strada rientra, hanno spiegato Zingaretti e Refrigeri, in un quadro più ampio di "chiusura dell'asse nord-est" delle strade laziali. A Torano infatti c'è l'innesto dell'A24, mentre, grazie alle strade Rieti-Terni e Terni-Orte, e alla Orte-Civitavecchia, sarà possibile collegare i due mari – i porti di Civitavecchia e Pescara – sulla direttrice Barcellona-Tirana: per questo si pensa, per il secondo tratto della Rieti-Torano, di poter ricorrere al Fondo nazionale di coesione. Partirà a breve infatti anche il cantiere della Orte-Civitavecchia nel tratto Cinelli-Monteromano. Un finanziamento interamente regionale, pari a 117 milioni di euro. La progettazione si è conclusa nei tempi previsti ed entro la fine del 2016 ci sarà la consegna dei lavori.

"La cosa più stucchevole agli occhi del cittadino è sentire l'enunciazione di un'infrastruttura, di una strada, di un'opera, ma poi passa talmente tanto tempo che si perde la cognizione di quello che si era annunciato – ha osservato l'assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio Fabio Refrigeri, presentando la mappa dei cantieri stradali – La Regione ha ritenuto di ripartire dalle opere strategiche: tutto quello che abbiamo 'tirato fuori' dal punto di vista economico, l'abbiamo messo sulle opere per noi improrogabili e fondamentali per il territorio ma anche per la sinergia con le altre Infrastrutture dei territori limitrofi, allo scopo di creare un sistema di mobilità gradito al cittadino e che possa muovere l'economia locale". Riguardo ai fondi, "questo è un sistema misto tra attenta analisi dell'appalto pubblico ed esercizio di bilancio – ha spiegato ancora Refrigeri – Molti di questi fondi li abbiamo recuperati perché nel bilancio erano stati più o meno indicati, e quindi erano certi ed esigibili. Altro meccanismo è usare bene le risorse che vengono destinate ai lavori pubblici, ma non è un tema solo della Regione Lazio. Ogni lavoro pubblico passa per tanti atti autorizzatori – ha concluso – ed è chiaro che più si mettono in fila tutti quei percorsi tecnico-amministrativi, prima si arriva al compimento dell'opera".

"Iniziano ad avere effetto le scelte fatte in questi anni – ha aggiunto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti – Abbiamo recuperato risorse da fondi che stavano andando in perenzione o da opere che non partivano mai, e le abbiamo riallocate su opere in attesa da anni, a volte anche 10, che erano ferme e che invece si erano bloccate per assenza di finanziamenti. E' un segnale importante che avviene dopo una chiusura di ciclo che ci porta a poter dire che abbiamo messo sulle opere pubbliche infrastrutturali in questi due anni e mezzo circa 50 milioni di euro. Questo – ha aggiunto – ci permetterà di sbloccare e concludere un tratto importante della Tangenziale dei Castelli, fare un importante intervento nell'area di Rieti, chiudere e avviare in modo positivo la Orte-Civitavecchia, affrontare il tema della ricostruzione di strade a Frosinone e a Pontecorvo, e quindi mettere in campo una iniziativa che – ha concluso – grazie alla buona amministrazione definanzia opere ferme e impossibili, e finanzia opere pubbliche che rischiavano di essere dei cantieri che non finivano mai". E la Roma-Latina? Zingaretti ha risposto: "La società sta portando avanti il processo amministrativo per la banditura che sta andando avanti".