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Jonica, ancora un rinvio: la crisi Astaldi ritarda l’esecutivo di 3 mesi

Si ringrazia lo staff di Eco dello Jonio per la foto pubblicata

Riportiamo l’articolo di Alessandro Arona di Edilizia e Territorio sulla vicenda complessa che ancora rinvia l’inizio dei lavori del Megalotto 3 della superstrada SS 106 Jonica.

Ancora un rinvio nella tormentata storia del Megalotto 3 per la superstrada SS 106 Jonica, in Calabria, lotto da 1.335 milioni di euro (di cui 960 milioni la parte contrattualizzata alle imprese) messo in gara dall’Anas nel lontano 2008 e i cui lavori non sono ancora partiti.

Il progetto esecutivo non sarà pronto a fine marzo, come previsto dal contratto con il general contractor (il termine era il 18 marzo per la precisione) e come annunciato a inizio mese dal Ministro delle Infrastrutture Toninelli e dall’Anas.

Il contraente generale Sjrio S.c.p.a. (Astaldi 60% e Salini Impregilo 40%) – fa sapere l’Anas in una nota ufficiale – «ha richiesto uno slittamento di tre mesi per la consegna del progetto esecutivo dei lavori di costruzione del 3° Megalotto della SS 106 ‘Jonica’, prevista entro marzo, a causa delle difficoltà finanziarie che hanno interessato la società Astaldi, principale affidatario dei lavori».

«La nostra comunicazione ufficiale è di alcuni giorni fa – fanno sapere fonti della società – ma è chiaro da tempo che non ce l’avremmo fatta, perché nei mesi scorsi i complessi passaggi amministrativi legati al concordato di Astaldi hanno rallentato l’affidamento esterno dell’incarico di progettazione».

Il contratto con Sjrio prevede 180 giorni, 6 mesi, per l’elaborazione del progetto esecutivo da parte del consorzio, termine che decorreva dalla consegna ufficiale dell’incarico, il 18 settembre scorso. Nell’ottobre scorso fu già l’allora Ad dell’Anas Gianni Armani a lanciare l’allarme («La crisi di Astaldi sta rallentando l’avvio dei lavori della Jonica»). Fu allora smentito da Astaldi, ma i fatti gli stanno dando ora – in sostanza – ragione.

«Il contraente generale – spiega però l’Anas – si è comunque impegnato a recuperare il ritardo della consegna del progetto esecutivo in fase di realizzazione dell’opera, mantenendo così invariato il tempo complessivo previsto contrattualmente».

In termini di impatto economico il ritardo resta, però. Dopo la consegna del progetto esecutivo l’Anas ha da contratto 240 giorni per l’approvazione del progetto esecutivo, attività non scontata perché bisogna riscontrare il rispetto delle numerose prescrizioni poste dal Cipe in sede di approvazione del progetto definitivo.

Il termine scadrebbe a fine febbraio 2020, ma l’Anas ha intenzione di accelerare. Se l’ok arrivasse in 5/6 mesi anziché 8, l’avvio dei lavori non avverrebbe comunque prima di inizio 2020. D’altra parte, con la consegna del progetto prevista per marzo, fonti Anas prevedevano realisticamente l’avvio dei lavori in autunno 2019.

I lavori del Megalotto 3 riguardano la realizzazione della nuova SS 106 “Jonica” per uno sviluppo complessivo di circa 38 km, dall’innesto con la statale 534 “di Cammarata e degli Stombi”, nel comune di Sibari fino a Roseto Capo Spulico.

Dopo l’approvazione da parte del Cipe, il 28 febbraio 2018, del secondo lotto funzionale del megalotto (1.049 milioni di costo complessivo su 1.335 milioni totali), lotto che bloccava l’avvio anche del precedente, la delibera 3/2018 è andata in Gazzetta il 2 agosto scorso, e la consegna dell’incarico per la progettazione esecutiva è scattata il 18 febbraio.

Nel frattempo però, il 28 settembre, Astaldi ha dichiarato l’insolvenza societaria e ha chiesto il concordato in bianco al Tribunale di Roma.

La delibera Cipe 3/2018 è fra l’altro interessante, nella parte finale, perché elenca con dettagli tutte le modifiche imposte al progetto dal 2008 al 2018 per quanto riguarda il tracciato e la lunghezza delle gallerie: prima 12,7 km, poi 6,36, poi ancora 8,83 km, 10,05, 11,51, 8,34, infine (nel progetto attuale) 10,36.