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Pedemontana veneta, scontro M5s-Lega. Toninelli: mai dato avallo

«Ho letto con sorpresa i giornali veneti, secondo cui il mio ministero avrebbe dato l’avallo a un’opera di quantomeno dubbia sostenibilità come la Pedemontana veneta. Lo smentisco. Ricordo che l’infrastruttura è sotto la responsabilità del concedente Regione Veneto e che l’elenco, nel Def, delle opere sottoposte all’analisi costi-benefici non è esaustivo». Lo ha detto in una nota il ministro alle infrastrutture e ai Trasporti, Danilo Toninelli, in relazione alle notizie sul via libera senza restrizioni alla grande opera.

Toninelli, smentisco di aver dato avallo
«Peraltro la Pedemontana mi preoccupa rispetto al suo livello di sostenibilità finanziaria – ha aggiunto Toninelli – sia in termini di costruzione che di gestione e non vorrei che ci fossero, per il concessionario, condizioni di favore ancora maggiori rispetto a quelle che il Governo sta cercando di modificare in relazione ad altre convenzioni autostradali. Anche se la vigilanza dell’Autorità di regolazione dei trasporti, che stiamo rafforzando, contribuirà a garantire l’equità e l’interesse pubblico». In tal senso, le osservazioni della Corte dei conti, secondo cui, tra l’altro, “il ricorso al partenariato pubblico-privato non solo non ha prodotto i vantaggi ritenuti suoi propri, ma ha reso, per lungo periodo, precaria e incerta la fattibilità dell’opera stessa”, confermano – ha sottolineato – le perplessità sollevate in passato sull’opera».

AdChoicesPedemontana Veneta, Zaia: noi abbiamo salvato quest’opera
La Lega invece spinge per la realizzazione dell’infrastruttura. «Noi abbiamo salvato quest’opera che, lo ricordo a tutti, è la più grande a livello nazionale oggi in cantiere: 2 miliardi 258 milioni di euro di opere e 36 comuni, 14 caselli e 94 chilometri e mezzo: l’abbiamo salvata in totale trasparenza coinvolgendo la Corte dei Conti, l’Autorità nazionale anticorruzione, l’Avvocatura dello Stato, al punto tale che dal primo gennaio 2017 il nuovo commissario della Pedemontana è il vice Avvocato generale dello Stato, Marco Corsini». Così il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha replicato alle parole del ministro Danilo Toninelli. «Abbiamo sempre reso pubblici i dati della Pedemontana, sono online, chiunque li può vedere. Per qualsiasi dubbio noi siamo disponibili, non ci fanno paura le verifiche però è pur vero che questa non può diventare un’agonia – ha concluso il governatore -. Se c’è da fare qualcosa siamo qui, ma ad un certo punto bisogna anche porre la parola fine».

Parlamentari veneti Lega: opera fondamentale, avanti coi lavori
«La Pedemontana è un’opera strategica e fondamentale per il Veneto e per il Paese, necessaria per gli utenti e per il mondo produttivo. La Lega da sempre sostiene l’importanza di questa infrastruttura, per la quale sono stati trovati i finanziamenti e sono stati avviati i cantieri» hanno puntualizzato i parlamentari veneti della Lega. «È opportuno ricordare – hanno aggiunto i parlamentari – che la Regione Veneto ha risposto già da due giorni alla Corte dei Conti. Avanti così, senza marce indietro o ripensamenti: i lavori devono procedere spediti e terminare quanto prima per migliorare sensibilmente la vita e il lavoro di milioni di cittadini Veneti».

Commissario Corsini: critiche Corte Conti già superate
«Tutte le precisazioni richieste dalla Corte dei Conti sulla Pedemontana Veneta sono state già trasmesse da tempo e sono in gran parte superate» ha dichiarato a RadiocorPlus il commissario della Regione Veneto per l’opera, Marco Corsini, in riferimento alla nota del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, nella quale si puntava il dito sulle perplessità espresse dai magistrati contabili sulla nuova strada a pedaggio in corso di realizzazione. «Le richieste della Corte dei Conti – ha ribadito il commissario – riguardano criticità ormai superate perché si riferiscono alla fase dell’impostazione dell’opera, cioè fino al 2016. Successivamente, è subentrata la Regione Veneto».

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