Per la prima volta nel settore della verniciatura di tunnel stradali in territorio svizzero è stato eseguito il trattamento di superfici con prodotti bicomponenti all’acqua, formulati dalla AZ Tech di Racconigi ed applicati dalla Seven Service di Napoli. Un innovativo impianto di verniciatura ha infatti consentito l’applicazione in automatico di vernici epossidiche e polisilossaniche bicomponenti in dispersione acquosa per il trattamento di circa 10.000 m2 in soli cinque giorni lavorativi.
Quando le richieste della Committenza incontrano la serietà, la competenza e la passione di un’Azienda, nascono progetti di successo e soddisfazione. Con molto coraggio e determinazione, la Seven Service ha portato a termine un’importante commessa di verniciatura gallerie in territorio svizzero, realizzando un progetto iniziato a metà 2012. Già titolare di un appalto pluriennale per la manutenzione ordinaria di piedritti di gallerie lungo l’Autostrada A9, nel mese di Agosto 2014 la Società ha eseguito la verniciatura di due tunnel cittadini nel Canton Vaud, su richiesta dell’Ente Svizzero delle Strade.
Le stringenti esigenze dell’Ente riguardavano:
- tempi di esecuzione: il trattamento di circa 10.000 m2 in otto giorni lavorativi;
- garanzie sulla pulizia della sede stradale e la necessità di riaprire i tunnel al traffico alla fine di ciascun turno lavorativo notturno;
- garanzie sulla adeguata copertura delle superfici, sul punto di bianco della vernice, sulla lavabilità delle stesse nel corso degli anni.
Il progetto
Il progetto di verniciatura dei tunnel di Marcolet e di Cheseaux è stato studiato in collaborazione con la AZ Tech. La Società, nata nel 1993 dall’esperienza pluriennale di Tecnici e Commerciali provenienti dal mercato dell’edilizia, è diventata negli anni leader nel settore della silica fume e nella protezione per il calcestruzzo, sia con prodotti anidri a base cemento, che con sistemi vernicianti resinosi. A partire dal 2007, con l’evoluzione del mercato e la crescente richiesta di prodotti eco-compatibili per migliorare l’ambiente, la AZ Tech, sotto il marchio di STEIKOS e grazie alla propria ricerca interna e alla collaborazione con i Dipartimenti di Chimica dell’Università di Torino e del Politecnico di Milano, ha progettato e formulato una serie di pitture in grado di ridurre l’inquinamento, basate sul principio naturale della fotocatalisi e sullo sfruttamento di una serie di catalizzatori a base di nanobiossido di titanio (Titania).
Una delle peculiarità più immediatamente apprezzate delle pitture fotocatalitiche è la “superidrofilia”, che letteralmente significa “forte affinità con l’acqua”. Lo sporco potrà essere rimosso naturalmente dalla pioggia, o per mezzo di un lavaggio con acqua, senza che si formino gocce od aloni, creando quindi la superficie “autopulente”. Contemporaneamente, complici le Normative che richiedono una sempre minore emissione di componenti organici volatili (VOC) e le esigenze produttive e applicative, la AZ Tech ha sviluppato e prodotto rivestimenti resinosi mono e biocomponenti di varia natura chimica, che conferiscono ai supporti trattati i requisiti apprezzati dal mercato di potere adesivo, riflessione alla luce, durezza superficiale, ecc..
Il Fosgallery Polisil, nello specifico, rappresenta l’ultima evoluzione di prodotti formulati per ottenere superfici ad effetto “ceramico” con un forte potere adesivo, una riflessione della luce costante e molto elevata, un mantenimento del colore nel tempo, sia in interno che in esterno, e una durezza superficiale ottenuta in tempi molto brevi con un prodotto in dispersione acquosa. “Il progetto sottopostoci dalla Seven Service, incaricata e responsabile del lavoro, è stata una sfida accettata e condivisa per sottoporre ad un Paese straniero noto al mondo per l’efficienza e la precisione, una proposta tecnica integrata, prodotti e applicazione, che soddisfacesse in fase progettuale, esecutiva e di collaudo tutti quei requisiti richiesti dalla Committenza” – afferma Daniele Grosso, Amministratore Delegato della AZ Tech. La proposta di progetto, presentata nel Giugno 2013, è stata favorevolmente accolta dalla Committenza. Di seguito se ne indicano i punti di forza e le soluzioni che hanno contribuito con enorme valore aggiunto all’acquisizione della commessa.
I punti di forza e le soluzioni
Il ciclo innovativo
Le soluzioni individuate e studiate ad hoc per ciascun tunnel, dettate dall’esperienza quarantennale della Seven Service nel settore della verniciatura, hanno favorevolmente impressionato la Direzione Lavori e consentito l’accettazione dell’offerta presentata. Come verrà spiegato di seguito, è stato condotto uno studio sullo “stato di fatto” dei tunnel e sulla tipologia delle superfici, al quale è seguita l’individuazione dei cicli che meglio rispondessero alle richieste ricevute.
La tecnologia di applicazione
Un nuovo e innovativo sistema di verniciatura in automatico che consente la gestione del pot-life di qualsiasi vernice bicomponente sia all’acqua, sia a solvente, ha permesso la riduzione dei tempi di esecuzione da otto a cinque giorni lavorativi.
La tipologia di materiali
La vera innovazione ha riguardato la scelta dei prodotti vernicianti: bicomponenti epossidici e poli-silossanici all’acqua che, d’altro canto, sono notoriamente molto performanti in quanto garantiscono alta riflessione della luce e un’elevata durezza superficiale (elemento che assicura un’ottima lavabilità nel tempo). I prodotti all’acqua permettono una più facile gestione dei materiali e non comportano alcun rischio per la salute del personale in cantiere.
I prodotti studiati in collaborazione con la AZ Tech, tutti rigorosamente all’acqua, garantiscono un’elevata riflessione della luce e un’ottima lavabilità nel tempo.
Il tunnel di Marcolet
Lo stato dei luoghi
I piedritti del tunnel Marcolet, lungo 615 m e situato a Losanna, non erano mai stati verniciati. Le superfici si presentavano in calcestruzzo di colore grigio cemento.
La descrizione del ciclo
Di seguito si riporta il ciclo di lavorazione appositamente studiato e proposto dalla Seven Service e accettato dalla Direzione Lavori:
- rotolavaggio dei piedritti del tunnel fino a 5 m e delle lampade di illuminazione, lavaggio a pressione della calotta del tunnel;
- esecuzione della verniciatura mediante imprimitura, due mani di vernice acrilica bianca RAL 9010 e una mano di vernice polisilossanica bianca RAL 9010.
Il trattamento di superfici in calcestruzzo mai verniciato, per gallerie aperte al traffico, richiede una duplice accortezza: da un lato l’eliminazione di polveri e/o grasso dalle superfici (che non permetterebbero l’adesione della vernice alle superfici); dall’altro la chiusura dei micro-fori del calcestruzzo gettato in opera. Per questo motivo, si è proceduto innanzitutto a un’imprimitura delle superfici in calcestruzzo mediante microemulsione di resina acrilica in dispersione acquosa.