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Le auto elettriche in arrivo in Europa dalla Cina con le navi rimangono parcheggiate nei porti oltre un anno

Lo sbarco in massa delle auto elettriche cinesi in Europa è già partito. Migliaia di auto elettriche importate dalla Cina e sbarcate in massa nelle ultime settimane stanno affollando i principali porti del nord Europa. La Cina, programmando l’invasione commerciale, non aveva valutato l’entità: il rallentamento della domanda di auto elettriche in Europa, che gli impedisce di vendere i veicoli con la stessa velocità che aveva programmato.

Dopo lo sbarco dalle navi, le vetture cinesi restano ferme nei parcheggi delle aree portuali addirittura anche fino a 18 mesi, utilizzando i porti come depositi fino a quando le auto non vengono vendute a distributori o utenti finali. Una situazione che sta diventando insostenibile, tanto che in alcuni porti sarebbe stato chiesto agli importatori di fornire in anticipo prove documentate del trasporto successivo verso la destinazione finale.

Probabilmente le catene di vendita europee non sono ancora strutturate per gestire grandi flussi in arrivo dall’Asia. In particolare i produttori di auto stanno incontrando difficoltà a trovare le bisarcheper il trasporto delle auto.

Se esportazioni di auto cinesi nel 2023 sono cresciute del 58% e per sostenere questa offensiva le case automobilistiche e gli spedizionieri cinesi stanno ordinando un numero record di navi per il trasporto di automobili.

Tra gli acquirenti del trasporto marittimo spicca COSCO. La strategia prevede di arricchire l’attuale flotta cinese di 33 navi con ulteriori 47, con l’obiettivo di diventare la quarta flotta più grande del mondo per il trasporto di automobili entro il 2028. Segnando l’avvio di nuovi corridoi commerciali pensati specificamente per i produttori di automobili cinesi.