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La Qualità delle infrastrutture in Sicilia è inferiore alla media in Italia

Da una indagine di Unioncamere, per le imprese è importante completare l’Alta velocità tra Palermo e Catania e tra Catania e Messina. In Sicilia la qualità delle infrastrutture è inferiore alla media nazionale e all’indice del Sud Italia. È questo il dato principale che emerge da un’indagine di Unioncamere Sicilia sulle infrastrutture presentata il primo febbraio a Messina.

Anche per energia e digitale, ancora una volta l’Isola è al di sotto della media nazionale. Ancora una volta i territori peggiori sono quelli di Agrigento e Ragusa.

L’indagine verrà pubblicata in un “Libro bianco sulle infrastrutture”, in corso di redazione e da un “Progetto strategico” complessivo sui nodi logistici interconnessi. Il fabbisogno di infrastrutture stradali, è importante soprattutto per le imprese.

In Sicilia, si legge sempre nell’indagine, l’85% delle spedizioni avviene solo su mezzi gommati, il 3% via gomma-mare o ferrovia. Quasi la metà delle imprese considera mediocre o scadente la condizione di autostrade e strade, il 63% quella delle ferrovie e il 22,5% quella dei nodi logistici; il 34,7% è insoddisfatto degli aeroporti e il 38,6% dei porti.

Va un po’ meglio, per le reti a banda ultra-larga e per quelle a 4G e 5G. Fra i quindici principali interventi infrastrutturali strategici programmati in Sicilia, le imprese hanno indicato come priorità per le loro esigenze l’Alta velocità Palermo-Catania e Catania-Messina, l’itinerario Palermo-Agrigento, la velocizzazione della Catania-Siracusa, oltre al collegamento del porto di Palermo con le autostrade.