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Riaperta al traffico la statale 18 a Maratea

Il ministro Salvini, con l’ad di Anas, Aldo Isi, presente al ripristino della viabilità

“Promessa mantenuta: siamo a metà luglio e da tutta Italia si può arrivare in macchina a Maratea”.
Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso della riapertura di un tratto della strada statale 18 “Tirrena inferiore”.

 “Quando – ha aggiunto, come riporta l’agenzia di stampa Ansa – ci incontrammo nell’inverno scorso vedendo quell’enorme pezzo di montagna che ha distrutto 150 metri di strada, sembrava impossibile riattivarla entro l’estate, però è stato un lavoro giorno e notte. Ora c’è il senso unico alternato e i controlli attraverso i sensori. Stiamo – ha concluso – già progettando la soluzione definitiva, in galleria, perché ovviamente non dipende da noi la tenuta della montagna”. 

Riaperto il tratto della strada statale 18 “Tirrena Inferiore”, tra il km 241,700 ed il km 241,800, precedentemente interrotta a Maratea, a causa di una frana di notevoli dimensioni originatasi dal versante roccioso in località Castrocucco, in provincia di Potenza, come riporta una nota di Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane).

“Un impegno costante e proficuo, quello del personale di Anas, che nonostante le sfide di natura tecnica ed amministrativa, ha permesso di restituire al Territorio l’importante collegamento stradale in occasione dell’esodo estivo” ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Anas, Aldo Isi.

All’incontro in occasione dell’apertura al transito hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, l’Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata, Donatella Merra, il Commissario per gli interventi urgenti di Protezione Civile e Sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli; per Anas – oltre all’AD, Aldo Isi – anche il Direttore Operativo, Matteo Castiglioni, il Responsabile di Anas Basilicata, Carlo Pullano e dell’Area Gestione Rete, Antonio Lippolis.

La riapertura – con attivazione del senso unico alternato, regolato da impianto semaforico, per i mezzi con massa inferiore a 3,5 tonnellate – è stata possibile anche grazie al sistema di monitoraggio della parete rocciosa mediante sensori geotecnici con sistema di ‘early warning’ in tempo reale, informazioni previsionali ed elaborazione dei dati tramite droni, oltre alle sbarre meccaniche ai due lati della strada.

La tratta di strada, proprio allo scopo di garantire il monitoraggio ed il presidio mediante personale Anas di esercizio, sarà fruibile tra le ore 7.00 e le ore 23.00; un’eventuale emergenza in orario notturno, infatti, richiede tempi di gestione incompatibili con la necessaria tempestività d’intervento dettata dalla situazione.

“Anas ha da sempre condiviso la preoccupazione del Commissario, della Regione, delle Associazioni Turistiche e di tutto il Territorio relativamente al ripristino di un collegamento fondamentale per la Basilicata, specie nel periodo estivo, e si è attivata anche oltre le proprie competenze ordinarie nell’ottica di svolgere presto e bene le molteplici attività che l’evento eccezionale richiedeva”, ha concluso Isi. 

Già all’indomani dell’evento franoso del 30 novembre scorso (con la caduta massi ciclopici di notevoli dimensioni, fino a 250 m3, che aveva completamente coinvolto la strada statale per un fronte di oltre 100 metri), il Tavolo tecnico permanente indetto con tutti gli Enti Coinvolti aveva condiviso che fosse Anas a eseguire una serie di ispezioni del versante e di rilievi (anche mediante l’utilizzo di droni) e, sulla base di una specifica Convenzione, a farsi carico della esecuzione degli interventi; l’Azienda si è quindi assunta una serie di compiti, nell’ottica della piena collaborazione con il Territorio.

Alla luce delle prime risultanze delle ispezioni condotte con il supporto dell’Università di Napoli Federico II relative ad uno studio preliminare, Anas ha quindi eseguito la preventiva pulizia e taglio della vegetazione arbustiva ed arborea ed il disgaggio e rimozione di alcuni massi instabili (per un’estensione di 45mila mq) localizzati sia in corrispondenza della rupe, che sulle pareti dei versanti a ridosso della carreggiata. 
 
In parallelo, Anas ha eseguito la progettazione esecutiva e la successiva realizzazione del vero e proprio intervento di ricostruzione del corpo stradale (con blocchi in calcestruzzo e solettone in cemento armato ancorato al substrato roccioso con paratie di micropali, per un investimento complessivo di circa 4,5 milioni di euro), oltre all’installazione di paramassi e del sistema di monitoraggi descritto, indispensabile per garantire la sicurezza prima delle maestranze che hanno operato per la realizzazione dei lavori e poi della circolazione della SS18 “Tirrena Inferiore”.

Avanza, nel contempo, la progettazione di un bypass per l’aggiramento della zona in frana, finalizzato a costituire un valido e duraturo percorso alternativo a partire dall’autunno, nelle more dell’intervento definitivo, per un investimento complessivo di 5 milioni di euro; tale collegamento è alternativo prevede l’utilizzo di una viabilità vicinale esistente lungo il versante posteriore del monte Serra ed il prolungamento della stessa su un nuovo tracciato. 

Relativamente all’intervento definitivo, infine, che prevede la realizzazione di una galleria naturale in corrispondenza dell’area in frana sono in corso i sondaggi geognostici, propedeutici all’avvio della progettazione.