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Pnrr: una corsia super veloce per tutti gli investimenti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti

La corsia super veloce era dedicata a sole 10 grandi opere prioritarie del Pnrr, da oggi riguarderà tutte le opere di competenza del Mit, finanziati dal Recovery, e anche dal Piano nazionale complementare e dagli altri programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea.

La bozza di decreto sul Pnrr snellirà le procedure speciali applicate ad alcune grandi opere come l’asse ferroviario Palermo-Catania o la diga foranea del porto di Genova. Le scorciatoie procedurali hanno funzionato, perciò con il primo decreto di attuazione del Pnrr del governo Meloni, arriva la decisione di passare da una fase sperimentale a una più ordinaria.

Questa possibilità probabilmente non verrà utilizzata per tutte le opere di competenza del ministero, ma anche ai progetti più complessi si tratterebbe comunque di una novità di rilievo nella corsa all’attuazione del Pnrr. Se il testo non subirà modifiche la corsia super-veloce per l’autorizzazione dei progetti sarà accompagnato da ulteriori semplificazioni, tra cui quella volta ad accelerare le procedure di valutazione preventiva dell’interesse archeologico delle aree interessate dalle opere e anche l’alleggerimento dei documenti richiesti per la valutazione della VIA.

Si andrà più veloci anche Sulle varianti progettuali, che spesso determinano blocco dei cantieri e aumento dei costi certamente si andrà più veloci. Ad approvarle potranno essere le stazioni appaltanti e i commissari nominati dal governo, senza altri passaggi.

Anche l’esame da parte della Sovrintendenza speciale per i beni culturali e il paesaggio creata ad hoc presso il ministero della Cultura sarà una agevolazione perché passare da questo ufficio centrale invece che dalle Sovrintendenze locali sarà un obbligo e non più una facoltà da esercitare in caso di necessità.

Le imprese che si attendevano un intervento sul fronte del caro-materiali stanno ancora aspettando risposta alle loro richiesta. Nella bozza di decreto non c’è traccia di interventi per a sbloccare la procedura delle compensazioni degli extra-costi bloccata per le migliaia di richieste ricevute ad agosto 2022 e da gennaio 2023.