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Recovery: ok del Senato alla fiducia per il dl semplificazioni, via libera definitivo

(come riportato a Rai News)

Il provvedimento disciplina la governance del Piano di ripresa e resilienza a partire dalla Cabina di regia a Palazzo Chigi. Inoltre introduce disposizioni per l’accelerazione e lo snellimento delle procedure e il rafforzamento della capacità amministrativa in una serie di ambiti

Disco verde dell’Aula del Senato alla fiducia chiesta dal Governo sul Dl semplificazioni-governance Pnrr (il cosiddetto Recovery plan), nel testo già approvato dalla Camera. I voti a favore sono stati 213, i contrari 33, nessun astenuto. Per FdI è stato il senatore Andrea de Bertoldi a dichiarare il voto contrario.

E’ così arrivato il via libera definitivo al provvedimento, arrivato blindato dalla Camera che venerdì scorso aveva approvato fiducia e testo. Il decreto doveva essere convertito in legge entro venerdì prossimo, 30 luglio. Palazzo Madama ha ricevuto un testo blindato da Montecitorio che invece, a livello di commissioni Affari Costituzionali e Ambiente, ha introdotto diverse modifiche al decreto legge.

Come ha ricordato ieri il presidente della commissione Affari Costituzionali, Dario Parrini (Pd), illustrando all’Assemblea il provvedimento, il testo si compone di 121 articoli: 54 in più rispetto ai 67 della versione originaria del decreto legge; nel complesso i commi aggiuntivi ammontano a 177. Il provvedimento disciplina la governance del Piano di ripresa e resilienza a partire dalla Cabina di regia a Palazzo Chigi.

Inoltre, con la finalità di assicurare l’attuazione del Piano, il Dl introduce disposizioni per l’accelerazione e lo snellimento delle procedure e il rafforzamento della capacità amministrativa in una serie di ambiti: dalla procedura via alle fonti rinnovabili, dalle opere di impatto rilevante, ai contratti pubblici, alle infrastrutture dei trasporti e digitali.

Fra le modifiche introdotte in Parlamento, il pacchetto di misure che snelliscono l’utilizzo del superbonus al 110%. Viene inoltre rafforzato il coinvolgimento del Parlamento nell’attuazione del Pnrr prevedendo un suo ruolo di monitoraggio.

Per il Mezzogiorno, è stato esplicitato il vincolo del 40% delle risorse ed è stato mantenuto l’attuale iter in materia di perequazione infrastrutturale con la proroga a fine anno del termine previsto per la ricognizione delle opere finanziate dal fondo da 4,6 miliardi dal 2022 al 2033. D’Incà: “Lavoro costruito sul dialogo”

“Il Dl Semplificazioni è stato approvato definitivamente al Senato. Un traguardo raggiunto grazie al grandissimo impegno delle Commissioni competenti e del Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento, che hanno lavorato instancabilmente per ascoltare le richieste delle Camere.

Un lavoro complesso, costruito sul dialogo e la mediazione, necessario per dotare il Paese di nuovi strumenti che possano semplificare le procedure amministrative, rendere più snella la burocrazia per i cittadini e per le imprese, regolamentare e portare a compimento le misure previste dal Pnrr”.

Così il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Inca’. Brunetta: “PA alleata di cittadini e imprese” “Il Governo Draghi mantiene gli impegni con l’Europa e con gli italiani. Con il via libera definitivo del Senato al decreto semplificazioni, l’Italia entra in una nuova fase che vede la Pubblica amministrazione forza propulsiva della ripresa.

Da oggi comincia davvero quella rivoluzione gentile che permetterà alla PA di sostenere le transizioni digitale ed ecologica, al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e di spendere presto e bene i 235 miliardi che il Paese avrà a disposizione, tra fondi europei e nazionali”. Così Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, commenta il disco verde dell’Aula del Senato al Dl sulle semplificazioni e sulla governance del Pnrr.