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L’inviato per il clima degli Usa John Kerry a Roma: “Le emissioni vanno ridotte in questo decennio”

(come riportato da Rai News 24)

L’inviato speciale per il clima del presidente degli Stati Uniti, John Kerry, ha incontrato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha incontrato ieri l’inviato per il clima del presidente Usa, John Kerry. Al centro del colloquio, si legge in una nota, i negoziati della Cop26, G20 Clima/Energia, le ambizioni internazionali e gli sforzi nei contesti multilaterali, Pnrr italiano e misure sulla de-carbonizzazione.

“Tenere vivo l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi, vuol dire che ogni paese deve ridurre le emissioni in questo decennio. Non è abbastanza dire ’emissioni zero nel 2050′. Noi dobbiamo fare ora le cose che renderanno possibile arrivare a quello di cui abbiamo bisogno nel 2050”.

Lo ha detto stamani a Roma l’Inviato speciale per il clima del presidente degli Stati Uniti, John Kerry, dopo un incontro con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Abbiamo avuto l’onore di avere qui John Kerry, con il nuovo corso degli Usa per la difesa dell’ambiente.

Abbiamo parlato di scenari visionari, ma anche del presente e degli impegni che ci aspettano nei prossimi mesi, in relazione a G20 e Cop26. Abbiamo un’agenda molto fitta, e questo spero sia l’inizio di una collaborazione poderosa fra Italia, Europa e Stati Uniti”, ha detto stamani ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al termine dell’incontro al ministero con l’inviato Usa.

“L’incontro con il ministro Cingolani è stato molto costruttivo, entrambi ci troviamo in pieno accordo sull’urgenza di muoversi rapidamente da qui fino agli incontri di Glasgow a novembre, portando i Paesi al tavolo delle trattative e a fare di più. Quella che stiamo affrontando è una crisi planetaria e bisogna fare presto”, afferma l’inviato per il clima del presidente Usa, John Kerry in merito all’incontro con il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

“Vogliamo che i cittadini, sia in Italia, che in Europa, come negli Stati Uniti, comprendano che questa non è una scelta tra prosperità e un’economia che funziona o meno, ma è un’opportunità enorme e i ministri, come quello della Transizione ecologica, hanno il compito di transitare verso un futuro nuovo, migliore e più sicuro, con più posti di lavoro”. In questo modo, sottolinea Kerry, “possiamo allontanare il rischio di un disastro climatico.

Quindi siamo fiduciosi, insieme riusciremo a portare avanti un’opera di persuasione dei nostri colleghi in tutto il mondo e ci saranno numerose occasioni a Glasgow per intraprendere un percorso e mantenere l’innalzamento della temperatura terrestre entro 1,5 C°”. “Il nostro obiettivo comune è di mantenere 1,5 C° come limite e questo significa che ogni Stato dovrà fare la sua parte e continuare a ridurre le emissioni in atmosfera durante questa decade e non è abbastanza dire che lo faranno entro 2050.

Quindi siamo perfettamente in accordo e crediamo che sia una strategia a tutto campo e non una soluzione singola che possa risolvere questa crisi, è un approccio multiplo che include diverse risorse come carburanti, fonti energetiche e in particolare richiede di negoziare con l’industria pesante, una componente molto complicata ma estremamente importante all’interno di questo contesto” conclude Kerry.