Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

L’Europa punta sul grafene: ‘materiale delle meraviglie’

In una nota di Le Strade dell’Informazione si legge che Graphene Flagship (promossa dalla Commissione Europea) e le principali industrie europee finanzieranno 11 progetti per un totale di 92 milioni di euro per accelerarne l’immissione sul mercato. Fra questi, alcuni riguardano il mercato automobilistico

Continua l’impegno delle aziende internazionali per dare forma allo sviluppo sostenibile dell’Unione Europea. Sono stati selezionati infatti 11 progetti da sviluppare per accelerare sul mercato l’immissione del grafene, materiale fatto di carbonio, ecologico che non necessita del dispendio di energia, fondamentale nei campi della tecnologia, dall’elettronica all’aeronautica, dalla medicina all’esplorazione spaziale. Scoperto casualmente nel 2004 in un laboratorio inglese da Andre Geim e Konstantin Novoselov è valso loro il Premio Nobel per la fisica.

I progetti messi in cantiere riguardano materiali per le auto a guida autonoma, cruscotti più leggeri per ridurre i consumi di carburante, filtri innovativi per la depurazione delle acque domestiche, ricetrasmettitori ultraveloci per comunicazioni a basso consumo energetico.

A finanziarli, per un totale di 92 milioni di euro, come riportato dall’Ansa, saranno la grande iniziativa Graphene Flagship (promossa dalla Commissione europea) e le principali industrie europee come Airbus, Lufthansa Technik e Siemens.

Il successo dei primi progetti di punta (‘Spearhead projects’) lanciati nel 2018, tra i quali il primo parco solare al mondo abilitato dal grafene, hanno spinto la Graphene Flagship a continuare a investire su queste iniziative, con l’obiettivo di portare dal laboratorio agli utenti finali tutta una serie di nuovi prodotti basati sul ‘materiale delle meraviglie’, formato da uno strato di atomi di carbonio.

Il consorzio Graphene Flagship, che raccoglie quasi 150 partner accademici e industriali di 23 Paesi, finanzierà i nuovi progetti con 45 milioni di euro, mentre i partner industriali cofinanzieranno con un ulteriore contributo di 47 milioni di euro.

Per l’Italia (che ha da sempre un ruolo di primo piano nella Graphene Flagship con 31 tra partner e associati) saranno coinvolte le aziende Medica SpA e Fiat Crysler. Medica SpA guiderà ‘Graphil’, il progetto che sviluppa filtri a base di grafene per rimuovere contaminanti, pesticidi e agenti patogeni dai miliardi di metri cubi di acqua consumati dai cittadini europei ogni anno.

Fiat, insieme alla spagnola Avanzare e le italiane Nanesa, Bioage Srl e Spac SpA, sarà invece coinvolta nel progetto G+BOARD che mira a creare il cruscotto dell’auto del futuro, privo di metallo ma basato su grafene quindi più leggero e capace di ridurre i costi di produzione per i produttori e il consumo di carburante per gli utenti finali.