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De Micheli: “Priorità assoluta la sicurezza delle città e dei territori”

(come riportato su Le Strade dell’Informazione)

Sicurezza e innovazione delle città nella rinascita urbana. Sono le priorità indicate dalla ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli, nel corso di un incontro con il presidente di Re Mind Filiera Industriale e Immobiliare, Paolo Crisafi, a margine della riunione del Gruppo di Lavoro Straordinario Green Economy di Re Mind.  La ministra De Micheli ha assicurato il proprio impegno a continuare il dialogo con Re Mind, riferisce Crisafi, per condividere i temi della messa in sicurezza e ammodernamento del territorio e delle città con le professionalità della Filiera Industriale e Manifatturiera dell’Immobiliare.

Per De Micheli, come riferito da Adnkronos, “è una priorità assoluta la sicurezza delle città e dei territori; sarà mia cura verificare dove sia possibile migliorare le misure contenute nella legge di bilancio e le locazioni passive della pubblica amministrazione in particolare.

Quest’ultima misura è nata con obiettivi di spending review, già migliorata rispetto le prime ipotesi, avendo indicato l’esercizio di una opzione e non un obbligo, ma ugualmente bisogna guardare maggiormente l’impatto della misura sull’immobiliare e sugli investimenti. Seguiranno quindi degli approfondimenti “.

Il Gruppo di Lavoro Straordinario Green Economy di Re Mind Filiera Industriale e Manifatturiera dell’Immobiliare si è riunito alla presenza dei direttori di area Antonella Illuminati e Antonio Francesco Carmina’. Nel corso dell’incontro si sono condivisi gli spunti emersi in recenti confronti tra esperti della pubblica amministrazione e privati nella consapevolezza che la Green Economy costituisce un nuovo spazio di azione produttiva dove potenzialmente le strutture più moderne e tecnologicamente avanzate si fondono con il rispetto della natura e con l’avvenuta conservazione ad un’industria sostenibile.

“Inevitabilmente, un connubio di tale portata – spiega Paolo Crisafi – si realizza negli ambiti rurali, spesso i più reconditi e isolati, dove poter sperimentare tecnologie nuove, confidando nel consenso legato alla legittimazione di un discorso planetario ed ecologico. “Oggi costituisce una risorsa per la definizione di un modello di sviluppo che integri i processi sociali, economici e ambientali. Il territorio rurale può trarre vantaggio dal ruolo di valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza rappresentato dal paesaggio, che però è condizionato dall’abbandono e dai processi di intensificazione”.

“È indispensabile – sottolinea ancora Crisafi-  rivedere le strategie riguardanti la conservazione della natura e dello sviluppo rurale indirizzandole alla conservazione del paesaggio. Secondo il presidente di Re Mind è “necessario un bilanciamento tra lo sfruttamento delle risorse naturali e la loro conservazione, nell’ottica di preservare gli interessi anche di chi verrà”. “Il principio dello sviluppo sostenibile traccia le fondamenta di un vero e proprio modello generale di politica ambientale, che con riferimento alla riparazione del danno ambientale, richiede di agire in via preventiva, con misure in grado di limitare il rischio.

Lo scopo – sottolinea – è quello del riconoscimento di una serie di doveri ambientali che riguardano tutti i soggetti coinvolti nella tutela dell’ambiente e che operano a più livelli, legislativo, amministrativo, aziendale”. “È essenziale e necessario, al fine di realizzare concretamente l’obiettivo primario dello sviluppo sostenibile, realizzare e rendere sempre più attuabile – evidenzia Crisafi- una normativa idonea ad incentivare l’utilizzo di beni che producono energie rinnovabili in “project financing” presso le amministrazioni pubbliche”.