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26 aprile 1989: 30 anni fa l’obbligo della cintura di sicurezza

Con la 111 del 1988, in Italia è legge doversi allacciare la cintura di sicurezza

Esattamente trent’anni fa, il 26 aprile 1989, l’obbligo delle cinture di sicurezza entrava in vigore in Italia, insieme ai seggiolini per bambini in auto.

La legge che ha fatto questo è la 111 del 1988. Obbligo che è poi stato esteso, dal 14 aprile 2006, ai conducenti e passeggeri di tutti gli autoveicoli e, dal 30 luglio 2010, anche a quelli delle minicar.

La dotazione sulle auto del nostro Paese lo era già dal 15 giugno 1976. Nel resto del mondo l’obbligo avveniva già da qualche anno: la Cecoslovacchia è stata la prima a detenere questo primato virtuoso nel 1969.

L’ha seguita la Francia nel 1973 e poi, uno dopo l’altro, gli altri Paesi europei. Negli Stati Uniti solo nel 1975: il Massachussetts è stato il primo stato a renderle obbligatorie. A tutt’oggi non in tutti lo è ancora.

Nel tempo la tecnica è migliorata: sono state dotate dell’arrotolatore automatico una volta sganciate, sono stati inseriti i cicalini per obbligare le persone ad allacciarle, se non altro per non sentire il fastidioso e ripetitivo suono.

Dalle cosiddette “bretelle di sicurezza” di Gustave Desirè Lebeau – colui che le concepì nel 1903, i passi avanti nella tecnologia: nel frattempo anche l’uso degli airbag ha aiutato a salvaguardare le persone dall’impatto contro il parabrezza.

Tenere la cintura di sicurezza ben allacciata aiuta anche in questo frangente, qualora dovesse aprirsi. Il modello più utilizzato è quello a tre punti, che è stato inventato nel 1959 dal tecnico Volvo Nils Bohlin ed è composto da una cintura subaddominale e da una diagonale. Esistono anche quelle subaddominali o a “due punti”, in diagonale e a bretella.
In trent’anni la percezione verso la cintura di sicurezza è sicuramente cambiata: anche con l’entrata in vigore della legge, nel 1989 erano in pochi ad indossarla, magari durante lunghi viaggi, oggi è vero il contrario, sono in pochi a non allacciarsela. È, di fatto, diventata un’abitudine collettiva.