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Astaldi, i soci approvano l’aumento di capitale da 300 milioni

Si ringrazia lo Staff di Astaldi per l’immagine pubblicata.

Gli azionisti di Astaldi hanno approvato con il 99,94% dei voti favorevoli la proposta di aumento del capitale sociale fino a 300 milioni. I soci presenti all’assemblea sono pari al 75,21% del capitale. La proposta di ricapitalizzazione rientra nella manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario della società e apre all’ingresso del partner giapponese IHI che, sottoscrivendo l’aumento di capitale, deterrà il 18% del capitale (13% dei diritti di voto).

Per far posto a IHI l’assemblea modifica lo statuto e dà il via libera all’ingresso di dipendenti o consulenti del parter giapponese nel ruolo di consigliere di amministrazione: il gruppo nipponico nell’ambito dell’accordo di partnership chiedeva di poter nominare un proprio consigliere.  L’articolo 16 dello statuto di Astaldi, infatti, vietata tout court e in via generale che la carica di amministratore potesse essere ricoperta da dipendenti o consulenti di imprese in concorrenza con la società.

La modifica, invece, prevede “la clausola di salvezza che consente l’assunzione della carica di amministratore della società da parte di dipendenti o consulenti di imprese che, pur potendosi in astratto considerare concorrenti della società, siano ritenute non operanti, in concreto, in concorrenza con la società, alla luce di stabili e significativi rapporti contrattuali di collaborazione commerciale”. L’assemblea ha anche eliminato il valore nominale delle azioni per avere maggiore “flessibilità” nell’operazione.

Prima di votare l’aumento e l’ingresso del nuovo socio, il presidente Paolo Astaldi spiegava che l’operazione “è parte di una manovra più ampia che serve all’azienda per porsi in maniera più autorevole sul mercato”. Il gruppo IHI “non è percepito come valore aggiunto, ma….. è un fortissimo valore aggiunto”.

Astaldi “è l’unica azienda del proprio settore che per rispondere al mercato ha fatto entrare un socio che non mette solo quattrini, ma anche competenze. Non conosco altre aziende del settore che abbiano fatto la stessa cosa – ha continuato Astaldi – Senza fondi e dotazioni opportune di capitale non si va molto lontano, questa operazione non è una misura difensiva ma una strategia che serve a migliorare lo sviluppo dell’azienda, farlo con un partner così importante è sicuramente un aspetto positivo”.