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Porti: investimenti fermi, ora ripartono con riforma

“Nei porti gli investimenti non si facevano e non c’erano stimoli ai traffici. Per farli ripartire è stata approvata la legge di riforma”.

A evidenziarlo è stato il ministro  delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, rispondendo, nel  corso del Question Time alla Camera, a un’interrogazione presentata  dalla parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, sull’accorpamento delle autorità portuali in Sicilia nella quale ha denunciato “la paralisi di alcune autorità portuali” a seguito del varo della riforma dei porti.

La riforma ha sostituito alle vecchie 24 Autorità Portualità che amministravano 28 porti, 15 Autorità di Sistema Portuale (AdSP) che estendono le proprie funzioni di governo, regolazione amministrativa e valorizzazione commerciale del demanio marittimo su tutti e 57 i porti di rilevanza nazionale.

“Come per tutte le altre 14 AdSp, sede dell’AdSP della Sicilia Orientale è stata indicata, nel decreto legislativo 169/2016, il porto core di Augusta, anche a seguito dell’intesa raggiunta in Conferenza
Stato Regioni L’8 agosto 2016 e successivamente il 12 settembre, il presidente Crocetta ha avanzato una serie di istanze sulla costituenda AdSP Augusta Catania, tra le quali quella relativa alla richiesta di spostamento della sede legale del nuovo Ente da Augusta a Catania.

Il ministero – ha detto Delrio – ha quindi parzialmente recepito tale richiesta e, su istanza della Regione Sicilia, è stata individuata in Catania la sede dell’AdSP per i primi due anni, per i successivi due sarà Augusta”.