Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Ferrovie: RFI annuncia investimenti per 4 miliardi nel 2016

Nel 2016 sulla rete ferroviaria italiana saranno realizzati investimenti per 4 miliardi: 5 in media per tutto il periodo quinquennale del programma previsto in accordo con il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture.

Questo, in estrema sintesi, il punto centrale dell’audizione in Commissione dei Trasporti alla Camera dell’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Maurizio Gentile, sullo schema di aggiornamento 2015 del Contratto di programma 2012- 2016, sottoscritto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e RIF, che recepisce gli 8 miliardi e 971 milioni stanziati con lo Sblocca Italia e la legge di Stabilità 2015.

“Per quanto riguarda l’andamento della capacità di spesa di Rfi – ha sottolineato Gentile – siamo arrivati a 3,6 miliardi nel 2015, nel 2016 prevediamo di attestarci sui 4 miliardi di investimenti realizzati e, tendenzialmente, prevediamo di arrivare a una capacità di spesa fisiologica di 5 miliardi annui di investimenti realizzati”.
Mantenimento e aumento della sicurezza dell’esercizio ferroviario, incremento dell’affidabilità della rete ferroviaria, potenziamento della rete esistente, sia in termini di capacità che di velocità e la continuità delle cosiddette grandi opere legate allo sviluppo dei corridoi Ten-t (Trans european networks transport), i pilastri alla base dell’aggiornamento del Contratto di programma 2015.

Nel dettaglio, i quasi 9 miliardi di investimenti si suddividono in investimenti di interesse delle Regioni (3 miliardi 588 milioni) e di interesse nazionale per lo sviluppo dei corridoi europei (5 miliardi 383 milioni). Nel primo caso il piano Rfi illustrato davanti la commissione prevede: 32 milioni per interventi di upgrading; 1,2 miliardi per la sicurezza e obblighi di legge; 375 milioni in tecnologie; 1 miliardo e 38 milioni per lo sviluppo del network in ottica di servizio (di cui 751 per il tpl); 943 milioni per lo sviluppo infrastrutturale.

Nel secondo caso il piano prevede: 110 milioni in tecnologie; 464 in sviluppo del network in ottica di servizio (di cui 264 per le merci); 340 milioni per lo sviluppo infrastrutturale; 4 miliardi e 469 milioni per investimenti nel potenziamento dell’alta velocità/alta capacità.

Il relatore del provvedimento esaminato dalla Commissione, Matteo Mauri, ha evidenziato che l’atto di aggiornamento ha recepito le principali variazioni predisposte dalla Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie del Ministero delle infrastrutture e contiene un’articolata premessa nella quale sono riportate le disposizioni normative e gli atti che hanno avuto incidenza sul contenuto del Contratto di programma e successivamente le variazioni al quadro finanziario.
Il contratto, tra l’altro, stabilisce anche le sanzioni previste nel caso di scostamenti di RFI rispetto agli obiettivi di performance superiori al 15%, rilevati mediante l’apposito indicatore di misurazione stabilito nell’aggiornamento di programma.