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Anas rescinde il contratto con Vidoni-Grecale per la SS106 Jonica

Per i gravi ritardi registratisi nell’esecuzione dei lavori di adeguamento della strada statale 534 di Cammarata e degli Stombi, è stata disposta la risoluzione del contratto stipulato da ANAS con l’impresa Ati Vidoni Spa – Consorzio stabile Grecale.
«La risoluzione – spiega l’Anas – è stata decisa a causa dei gravi ritardi nell’esecuzione dei lavori». Anas provvederà a interpellare le imprese concorrenti che avevano partecipato alla gara per consentire una ripresa immediata delle attività.

L’intervento, pur interessando l’adeguamento alla categoria “B” della S.S. n. 534 “di Cammarata e degli Stombi” – tratto compreso tra lo svincolo di Firmo dell’autostrada A3 SA-RC e lo svincolo di Sibari sulla nuova S.S. n. 106 “Jonica” – è considerato un prolungamento della realizzanda S.S. n. 106 Jonica con la denominazione di Megalotto n. 4. L’intervento riguarda l’ammodernamento in sede (con limitati tratti in variante) della S.S. n. 534 trasformata in collegamento autostradale con carreggiate separate. L’importo complessivo dell’investimento è pari a 143,311 milioni di euro (91,015 per lavori e servizi, 28,906 per somme a disposizione, 23,389 di oneri per la sicurezza). I lavori sono stati consegnati il 5 novembre 2013 all’Ati Vidoni-Grecale e la percentuale di avanzamento è pari a circa il 49%.

Anas ricorda che le prime attività lavorative hanno avuto inizio a metà del mese di marzo 2014 e che fin dai primi mesi lavorativi ha sempre sollecitato l’Ati appaltatrice ad incrementare la produzione per realizzare il completamento dell’opera pubblica nei tempi previsti. Inoltre, pur avendo concesso un differimento della data di ultimazione dei lavori al mese di aprile 2016, è stato accertato il persistere dei gravi ritardi sull’avanzamento delle attività dei cantieri.
Al fine di limitare l’ulteriore rinvio dei tempi esecutivi, Anas provvederà nell’immediato ad interpellare progressivamente le società concorrenti che avevano partecipato all’appalto originario valutando la possibilità di subentro di una nuova impresa appaltatrice. Questa procedura consentirà una tempestiva ripartenza sui lavori e permetterà ad Anas di non vanificare una importante opera sul territorio, fondamentale per portare a compimento un`infrastruttura fortemente attesa dalle comunità calabresi, avendo attenzione, per quanto possibile in base alle norme vigenti, per la tutela delle aziende dell’indotto locale.

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