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Tibre, variante di Viarolo: convenzione Comune-Autocisa-Pizzarotti

Sulla variante di Viarolo – una delle opere complementari compresa nel primo lotto del progetto Tibre – una determina dirigenziale va a suggellare una bozza di convenzione per quelli che saranno i punti dove la tangenziale di Viarolo taglia e si sovrappone a due strade comunali.

Una convenzione tra Comune, Autocisa e la ditta Pizzarotti, che due anni fa si è aggiudicata la gara d'appalto di Autocisa per la realizzazione dell'opera, e che – si legge nel documento – "ha trasmesso idoneo schema di convenzione per regolare i rapporti transitori e permanenti connessi con la realizzazione delle opere di che trattasi sul Comune di Parma".

"Un atto dovuto" per il Comune di Parma, che aveva espresso il suo disaccordo su questa variante della strada provinciale, lo scorso ottobre con una delibera votata in Consiglio comunale. Particolarmente attento alla questione si è dimostrato il consigliere comunale del M5s Fabrizio Savani che ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi. E contro l'opera si sono più volte espresse anche diverse associazioni ambientaliste.

L'Amministrazione comunale ha tuttavia deciso di procedere, dando seguito agli adempimenti previsti dall'iter di realizzazione. "Nell'ambito del complesso procedimento in oggetto – recita il documento – le competenze dell'Ente non possono che essere comunque quelle di cooperazione in merito alla risoluzione delle interferenze potenziali, dato lo stato di avanzamento del procedimento di Opera Pubblica". Inoltre la determina precisa che tale schema di convenzione "è necessario a corredo del progetto esecutivo con varianti, in visione attualmente al competente Ministero delle Infrastrutture e Trasporti".

Nel frattempo la Regione si è espressa sul potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese, relegando il secondo lotto del Tibre a una "priorità due".

Lo schema di convenzione – sottolinea ancora il testo della determina – non comporta spese né aggravi per l'ente, ma precisa soltanto gli innesti comunali sulla viabilità che resterà in capo alla Provincia, compresa la variante strada provinciale 10 all'abitato di Viarolo.

Il caso è approdato giovedì 11 dicembre in Consiglio comunale dove il capogruppo Pd Nicola Dall'Olio ha ricordato l'ordine del giorno votato dal Consiglio che chiedeva lo stralcio dell'opera complementare e anche un successivo atto della Giunta comunale dove veniva sottolineato di utilizzare le risorse per altre infrastrutture e non per la tangenziale di Viarolo. "Chiedo se in quest'aula giochiamo a 'risiko' o facciamo le cose seriamente. Il dato è che l'Amministazione comunale non segue gli indirizzi politici, si tratta di fermare un'opera ritenuta inutile e gli strumenti tecnici per farlo ci sono".

Nella replica l'assessore Gabriele Folli ricorda le lettere inviate al ministero delle Infrastrutture e visite a Roma per fermare una "tangenziale che nessuno vuole". Tuttavia dal Governo nessuna risposta è pervenuta, per cui la determina è un "atto dovuto preso dopo che è stato approvato il progetto esecutivo da parte del ministero competente"; per cui il Comune "deve procedere" anche alla luce del fatto che "abbiamo ricevuto una lettera sollecito dall'impresa che ha vinto l'appalto che ha minacciato vie legali" in caso di ritardi nell'approvazione dello schema di convenzione connesso al primo lotto della Tibre.

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