Sempre meno investimenti in opere pubbliche. A dirlo è l'Istat, che ha diffuso il comunicato sul conto trimestrale delle pubbliche amministrazioni.
A dispetto dell'incremento dell'1,6% del totale degli investimenti in conto capitale del 2014 rispetto all'anno prima, i numeri che riguardano gli investimenti fissi lordi – cioè quasi esclusivamente rappresentati dalle costruzioni – sono in deciso calo. Più precisamente, rispetto al 2013, il calo è stato di oltre il 6%, pari a circa 2,3 miliardi in meno in valori assoluti.
Il volume di investimenti è passato infatti dai 38,3 miliardi del 2013 ai quasi 36 miliardi del 2014. L'unica nota positiva è che l'ultimo trimestre dell'anno ha visto una inversione di tendenza, facendo registrare un flusso di investimenti di 10 miliardi contro i circa 8,4-8,8 miliardi degli altri trimestri dell'anno.
Questo mini-sprint dell'ultimo trimestre 2014, è misurabile in una crescita tendenziale del 3,57% (unica crescita tendenziale trimestrale del 2014) e in una crescita congiunturale del 21% (10,1 miliardi contro gli 8,4 miliardi del terzo trimestre 2014, che è anche il valore assoluto più basso dell'anno).
Allargando lo sguardo agli anni precedenti, emerge evidente la progressiva contrazione, peraltro puntualmente denunciate dal Cresme o dai centri studi delle associazioni delle imprese di costruzione. Dai 46,8 miliardi del 2010 si è infatti scivolati fino ai 36 miliardi del 2014, quasi 11 miliardi in meno di investimenti in conto capitale, con un decalage che non ha mai invertito la rotta: 45,3 miliardi nel 2011, 41,3 nel 2012 e, infine, 38,3 miliardi nel 2013.