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Infrastrutture, Delrio: sempre meno le grandi opere, governo sceglie l’ordinarietà

"Le opere nella legge obiettivo saranno sempre meno come numero. Il Governo fa la scelta di usare l'ordinarietà, perché se tutte sono 'Grandi opere', nessuna più lo è". Lo ha detto a Trento il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, a margine dell'inaugurazione della nuova sede del Gruppo Itas. rispondendo ai giornalisti, che gli hanno chiesto dell'esclusione della Valdastico nord dall'elenco delle opere della legge obiettivo. "Le Grandi opere – ha aggiunto – sono i grandi corridoi, i grandi porti, i grandi aeroporti: le grandi infrastrutture strategiche del Paese. Non si può fare di ogni piccolo intervento un modo per eludere le procedure delle gare d'appalto".

Interpellato sulla situazione della concessione per l'autostrada A22 del Brennero, Delrio ha aggiunto: "dobbiamo lavorare per normalizzare il sistema concessionario nazionale, perché dobbiamo tornare alla normalità in cui le gare sono la regola e non l'eccezione. Ovviamente l'Unione Europea – ha concluso il ministro – ha emanato direttive in cui guarda con particolare attenzione alle società cosiddette in house, partecipare in gran parte da enti locali ed enti pubblici. E' un confronto complicato da fare e lo stiamo facendo".

Il ministro Delrio ha anche parlato della riforma del trasporto pubblico locale. "Stiamo studiando la riforma come l'abbiamo trovata – ha detto – e stiamo cercando di migliorare alcune parti che ci sembrano migliorabili". "Soltanto dopo avvieremo il confronto sul testo definitivo. Voglio che il confronto con i sindacati sia utile, che sia già nel merito, non solo un confronto cordiale, perché certo la cordialità non viene mai a mancare", ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, commentando la richiesta di confronto ricevuta dai sindacati nazionali dei trasporti. "Stiamo finendo per questo – ha aggiunto – di esaminare i documenti nel merito".

Una sfida raccolta subito dall'Anci. "Condividiamo con il ministro Delrio la necessità di rivedere il testo della riforma del trasporto pubblico locale, sicuramente migliorabile su diversi punti, in particolare per ciò che riguarda le Città metropolitane. Proprio per questo auspichiamo un confronto a breve con il ministro, auspicabilmente ancora prima della stesura di una nuova versione del testo di riforma", ha affermato il delegato Anci ai Servizi pubblici locali, Pierfrancesco Maran.