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Delrio: AV ferroviaria anche al sud e fondi nella legge di stabilità

Potenziamento delle rete ad alta velocità anche al Sud; investimento nelle infrastrutture e riduzione fiscale come priorità della legge di stabilità; accelerazione sulle semplificazioni per favorire gli investimenti. Al meeting di Rimini promosso da Cl, il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, parla delle misure previste dalla legge di stabilità allo studio in questi giorni da parte del governo.

Misure che saranno illustrate dal premier Matteo Renzi. Sulla privatizzazione della rete ferroviaria Delrio conferma la sua idea di un controllo pubblico. A Rimini si è fatto sentire anche il presidente di Fs, Elia, che chiede di evitare lo scorporo di rami diversi per salvaguardare il «valore aggiunto dell'unità».

Alta velocità nel Mezzogiorno

«Abbiamo bisogno di ragionare sull'alta velocità anche al Sud: va fatta, ma il modello di sviluppo non è fatto solo di velocità», ha detto Delrio. Per il ministro «va valutata l'utilità» delle singole infrastrutture e ha ricordato che è piuttosto «decisivo investire sull'esistente e sul materiale rotabile nei prossimi dieci anni bisognerà cambiare 700 fra treni e autobus». Da parte del governo – ha aggiunto – c'è un «impegno forte per accelerare e far ripartire gli investimenti perché non si può aspettare 10 anni per una opera pubblica. Dobbiamo togliere l'acqua in cui nuota la corruzione». In futuro – ha concluso – serviranno «regole più semplici, ma soprattutto opere stabilite con progetti solidi e ben programmati».

«Semplificazioni essenziali, altrimenti gli investitori fuggono»

«Dobbiamo garantire a chi investe tempi certi altrimenti gli imprenditori stranieri se ne vanno», ha dichiarato dal palco di Cl a Rimini. «Noi stiamo cercando di dare una soluzione a questo problema con le semplificazioni – ha proseguito – e con la riforma della pubblica amministrazione se no c'è il rischio concreto che gli investitori scappino via.

Dobbiamo essere in grado di risolvere rapidamente le questioni della giustizia civile perchè se no basta che una piccola azienda faccia bancarotta per bloccare grandi investimenti. È per questa ragione che il presidente del Consiglio insiste con forza su questo punto perché la semplificazione è essenziale per il futuro del paese». «Dobbiamo fare le infrastrutture nei tempi giusti e con i costi giusti – ha concluso Delrio – e dobbiamo pensare ai 30 milioni di persone che ogni giorno fanno i pendolari per andare a lavorare».

«Nella legge di stabilità infrastrutture e riduzione fiscale»

«La finanziaria la illustrerà il premier con cui abbiamo lavorato, con lui e con il ministro Padoan, in questi giorni», ha poi detto Delrio a proposito della prossima legge di stabilità. La manovra, si limita ad anticipare il ministro, «si baserà su due grandi pilastri: riduzione fiscale e potenziamento infrastrutturale». «Le stime non ci spaventano – ha poi aggiunto Delrio commentando le recenti stime sulla crescita attesa nel 2016-: siamo sempre stati prudenti e le abbiamo centrate, abbiamo sempre fatto ottimo lavoro di previsione».

Fs, Delrio: «Resti sotto il controllo pubblico» – Elia: «L'unitarietà è un valore»

Botta e risposta sulla privatizzazione di Rfi, tra il ministro Delrio e il presidente del gruppo Fs, Michele Mario Elia, anche lui a Rimini. Sulla privatizzazione delle Ferrovie «il confronto è in atto», ha confermato il ministro, ribadendo anche la sua intenzione di voler mantenere pubblica la rete ferroviaria (Rfi), per cui non si esclude la possibilità che – analogamente a quanto è stato realizzato per Terna – possa passare sotto il controllo di un soggetto pubblico, è più precisamente a di Cassa Depositi e Prestiti. «La rete ferroviaria – ha sottolineato il ministro – è un patrimonio pubblico che vive di sostegni pubblici ed è importante che rimanga pubblico. Il confronto è in atto e tutti siamo intenzionati a un obiettivo: il mio è quello che la rete non abbia problemi. Tutti siamo intenzionati a creare campioni nazionali rafforzando l'orizzonte delle Ferrovie dello Stato, com e è accaduto con l'Enel, intercettando capitale privato».

Sul dossier Fs, a Rimini ha detto la sua anche Michele Mario Elia. La privatizzazione del gruppo Ferrovie prevista per il prossimo anno, la decide il governo, ha detto Elia, ma «per noi "ferrovieri" l'unitarietà del sistema rappresenta un valore aggiunto». «Sin dall'inizio noi delle Fs – ha aggiunto il manager – abbiamo cercato di mantenere l'unitarietà del sistema: gestione della rete e impresa ferroviaria con l'alta velocità, trasporto media-lunga percorrenza, trasporto locale, trasporto merci.

La decisione finale spetta al ministero azionista (Economia, ndr) e al dicastero vigilante (Infrastrutture e Trasporti, ndr), noi stiamo lavorando con gli advisor al piano industriale cercando la soluzione migliore». «Per noi "ferrovieri" l'unitarietà del sistema – ha ribadito Elia – rappresenta un valore aggiunto, i nostri "competitor", le imprese ferroviarie come in Francia e Germania hanno mantenuto l'unitarietà poi la privatizzazione dipenderà dal Governo e dalle circostanze, la gestione della rete e impresa ferroviaria insieme mantengono alta l'innovazione e lo sviluppo».