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Logistica e ruolo dell’Italia: si parte da Novara

Il Convegno “Il Corridoio Rotterdam-Genova e la cerniera di Novara “per il territorio””, organizzato lo scorso 18 Maggio nel Capoluogo piemontese dall’associazione italiana linea ferroviaria di Alta Capacità Gottardo (ACG), ha delineato le misure da adottare affinché le merci che arrivano in Europa possano essere smistate nei porti e retroporti nel Sud Europa con rotte più brevi, anziché transitare da quelli sul mare del Nord

Logistica e ruolo dell’Italia: si parte da Novara

Moderato da Salvatore Crapanzano (ACG-ALDAI), il Convegno è entrato subito nel vivo con la presentazione del Vice Presidente ACG Giorgio Goggi, che ha sottolineato come sia impossibile fare concorrenza al porto di Rotterdam ma deve altresì essere chiaro come sia preferibile che le attività di logistica – ora a Nord – possano trovare – via Genova – percorsi più rapidi attraverso i valichi alpini.

In questo senso si dovrebbe considerare Novara come la cerniera di tutti gli spostamenti merci sull’asse Nord-Sud ed Est-Ovest. L’evento ha tuttavia evidenziato come di fronte ad ogni questione in Italia si stenti a trovare un punto di convergenza: sulle macrotematiche sono tutti d’accordo ma se si scende a livello locale il quadro muta.

  • Infrastrutture
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  • Investimenti
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  • Trasporti
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L’assunto cardine è stato rimarcato da Francesco Balocco – Assessore ai Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del suolo della Regione Piemonte: “Dobbiamo riconsiderare ogni discorso sulla logistica a livello locale in un contesto globale”.

Che occorra il retroporto di Genova è scontato e che si stia operando in un contesto ove la concorrenza globale si gioca senza esclusione di colpi è ancora più chiaro. Tutti concordi, a parole, sul fatto che si debba procedere con la massima sinergia. Non importa se a Novara, Biella, Vercelli oppure nel Verbano Cusio Ossola: la sinergia deve essere totale tra i territori poiché si opera per il bene dell’Italia.

Roberto Zucchetti dell’Università Bocconi ha precisato come ogni intoppo a carattere locale possa essere superato se nella fase di concertazione con i territori – gli Amministratori Pubblici – saranno in grado di spiegare che, quando si parla di merci e di logistica, si fa riferimento alla movimentazione di tutto ciò che viene prodotto, quindi al frutto del lavoro svolto a livello locale: in questo senso, tutti dovrebbero concordare sulla necessità di un miglioramento delle attività legate al mondo dei trasporti. Tutto vero sino a un certo punto, direbbe qualsiasi ambientalista.

Nel Convegno però, più che in ottica ambientale le questioni sono state analizzate in chiave economica, sebbene anche dal punto di vista finanziario quello dei trasporti sia un mondo nel quale i dati non concordano e risultano molto difficili da reperire, specie per le merci movimentate in ferrovia.