Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Scenari di incidente per le intersezioni asimmetriche

Lo studio dei fenomeni in intersezioni disallineate per evidenziare l'influenza dell'inclinazione dei rami sulle dinamiche incidentali e sui possibili fattori causali

Una delle problematiche di sicurezza peculiari delle intersezioni stradali, oltre alla pericolosità dei punti di conflitto, è il deficit di visibilità che si può manifestare nella fase di approccio: le intersezioni stradali, infatti, non sempre consentono al conducente una visibilità sufficiente per permettergli di compiere le manovre riducendo al minimo il rischio di collisione con un altro veicolo in movimento nell’area d’incrocio. I problemi di visibilità sono in genere ridotti per le configurazioni d’incrocio con i rami inclinati in maniera quanto più prossima a 90° (così come raccomandano le Norme); tuttavia, a causa di vincoli fisici o di altro genere, in molti casi le strade si incontrano con angoli di intersezione che si discostano dall’ortogonalità.

Immagini

  • Una delle problematiche di sicurezza peculiari delle intersezioni stradali, oltre alla pericolosità dei punti di conflitto, è il deficit di visibilità che si può manifestare nella fase di approccio
    article_7812-img_5983
    Una delle problematiche di sicurezza peculiari delle intersezioni stradali, oltre alla pericolosità dei punti di conflitto, è il deficit di visibilità che si può manifestare nella fase di approccio
  • Intersezioni asimmetriche
    article_7812-img_5984
    Intersezioni asimmetriche
  • Intersezioni asimmetriche
    article_7812-img_5985
    Intersezioni asimmetriche
  • Un esempio di intersezione asimmetrica a quattro rami
    article_7812-img_5986
    Un esempio di intersezione asimmetrica a quattro rami
  • Scenari d’incidente per le intersezioni disallineate
    article_7812-img_5987
    Scenari d’incidente per le intersezioni disallineate
  • Le statistiche sugli incidenti relativi al triennio d’indagine (2012-2014)
    article_7812-img_5988
    Le statistiche sugli incidenti relativi al triennio d’indagine (2012-2014)
  • Un esempio di intersezione disallineata a tre rami
    article_7812-img_5989
    Un esempio di intersezione disallineata a tre rami
  • Il numero di incidenti per scenario relativi ai nodi presenti nell’itinerario analizzato
    article_7812-img_5990
    Il numero di incidenti per scenario relativi ai nodi presenti nell’itinerario analizzato
  • Il campione di intersezioni per la validazione degli scenari
    article_7812-img_5991
    Il campione di intersezioni per la validazione degli scenari
  • L’innesto su una strada principale a partire da un ramo inclinato a sinistra
    article_7812-img_5992
    L’innesto su una strada principale a partire da un ramo inclinato a sinistra

Queste intersezioni vengono denominate disallineate o non ortogonali o asimmetriche; si definiscono inclinate a sinistra quando l’angolo d’intersezione, valutato alla destra del conducente, è ottuso, e asimmetriche a destra quando l’angolo d’intersezione è acuto.

La non ortogonalità delle intersezioni implica che i conducenti che si approssimano a immettersi sulla strada principale debbano ruotare il loro tronco e la loro testa per osservare le correnti veicolari in avvicinamento (a sinistra o a destra). In conseguenza dei valori degli angoli di interconnessione possono verificarsi situazioni in cui un veicolo (o un altro ostacolo) potrebbe essere localizzato in una “zona cieca”; cioè solo in determinati momenti i conducenti hanno la visibilità libera della traiettoria su cui devono immettersi.

Negli incroci con asimmetria a sinistra, in funzione del campo visivo del conducente e dell’angolo d’inclinazione dell’intersezione, può formarsi una zona cieca alla sinistra del veicolo in marcia sul ramo secondario. Il campo visivo del conducente sopra la sua spalla sinistra è conseguenza della sua abilità a ruotare fisicamente il proprio corpo e la propria testa a sinistra e della capacità di orientare il proprio sguardo per osservare i veicoli che si avvicinano dalla direzione opposta. Queste limitazioni all’osservazione possono dar luogo a una ridotta distanza di visibilità disponibile sul lato sinistro del conducente, tenendo anche conto che esso non riesce a vedere in lontananza come quando le due strade si intersecano a 90°, così come non riesce a volte a valutare distanza e velocità dei veicoli in conflitto. La difficoltà di rotazione della testa è una delle preoccupazioni più frequentemente menzionate dai conducenti anziani.

Negli incroci con disallineamento a destra invece, in relazione al campo di visione del conducente e all’angolo d’inclinazione dell’intersezione, la zona cieca si viene a creare alla destra dei conducenti posti sulla strada secondaria; in questo caso si deve notare che anche passeggeri seduti nel sedile anteriore destro od oggetti accatastati su tale sedile possono parzialmente o pienamente ostruire la linea di vista del conducente alla destra.

Le osservazioni svolte fino a questo punto, pur sintetiche, rendono conto di come – proprio per la loro particolare conformazione geometrica – le intersezioni disallineate possano essere, rispetto alle intersezioni ortogonali, maggiormente assoggettate a difetti di visibilità e, conseguentemente, a un maggior rischio che tali difetti possano degenerare in eventi sinistrosi. Si è ritenuto pertanto che lo studio dei fenomeni incidentali verificatisi in intersezioni di questo tipo fosse un approccio efficiente per mettere in evidenza l’influenza dell’inclinazione dei rami sulle dinamiche incidentali e sui possibili fattori causali. Tra i vari metodi di analisi disaggregata degli incidenti utili per l’individuazione dei fattori causali tipici del sito, quello che più sembra idoneo al fine di ottenere i migliori risultati è l’approccio per scenari d’incidente.

Il presente gruppo di ricerca, da sempre convinto assertore della validità di tale approccio, ha già prodotto una classificazione razionale ed esaustiva degli scenari d’incidente che, tuttavia, presenta una trattazione delle intersezioni esclusivamente riferita alle configurazioni con rami reciprocamente ortogonali.

La definizione di scenari di incidente per intersezioni asimmetriche

Mediante la tecnica degli scenari d’incidente, tutti i sinistri occorsi in un dato sito vengono in primo luogo accorpati sulla base della somiglianza tra le loro dinamiche di accadimento; a tale scopo ogni singolo incidente deve essere temporalmente scomposto in una sequenza di fasi che definiscono compiutamente lo scenario definite come segue:

  • situazione di guida;
  • situazione di rottura;
  • situazione di emergenza;
  • situazione finale o choc.

La definizione di ciascuna fase per ogni singolo incidente presenta dei caratteri di soggettività in quanto demandata all’esperienza ed alla competenza dell’analista ed è naturalmente influenzata dalla quantità e dalla qualità dei dati disponibili. Chi effettua l’analisi, pertanto, dovrà essere in possesso di un elevato bagaglio di conoscenze adeguato alla caratterizzazione delle diverse dinamiche incidentali e delle problematiche tipiche dei vari contesti stradali, oppure dovrà avere a disposizione degli strumenti di ausilio (ad esempio, apposite liste di scenari presenti nella letteratura del settore) che non generino confusione e lo indirizzino verso la corretta attribuzione della schematizzazione rappresentata nei possibili scenari alla situazione incidentale reale.

Il presente studio si pone come obiettivo proprio la definizione di una serie di scenari esaustiva di tutte le possibili dinamiche incidentali tipiche delle intersezioni non ortogonali, andando così ad integrare la classificazione degli scenari precedentemente redatta. Lo studio si basa su un’approfondita valutazione di dati di letteratura e su un’attenta analisi di un database costruito ad hoc.

Il database contiene gli incidenti che si sono verificati negli ultimi tre anni in 15 intersezioni asimmetriche ricadenti nella provincia di Catania (nove asimmetriche a destra e sei a sinistra). Dall’analisi congiunta dei dati e delle dinamiche degli incidenti, sono state dedotte osservazioni poi messe in conto per la comprensione dei requisiti di sicurezza dei nodi disallineati e, conseguentemente, per la determinazione degli scenari:

  • lo scenario X-01 è prevalentemente riconducibile ad eventi sinistrosi su intersezioni disallineate a sinistra;
  • lo scenario X-02, così come lo scenario X-06, descrive situazioni non influenzate direttamente dalle condizioni di visibilità indotte dalla modalità di inclinazione dei rami secondari e, come tali, non sono peculiari di nessuno dei due tipi di disallineamento;
  • lo scenario X-03, analogamente allo scenario X-01, si rivela descrittivo di situazioni di incidenti tipiche di intersezioni con asimmetria a sinistra;
  • lo scenario X-04 è rappresentativo di fenomeni incidentali causati dalla non corretta percezione della presenza del ramo inclinato a destra da parte dei veicoli in marcia sulla principale che non sono naturalmente indotti a ridurre la velocità;
  • lo scenario X-05 indentifica con maggior frequenza i sinistri stradali in caso di intersezioni asimmetriche a destra.
La validazione degli scenari proposti

La verifica della validità degli scenari elaborati ai fini della loro effettiva efficacia per l’individuazione delle cause degli incidenti è stata svolta analizzando gli incidenti occorsi nel triennio 2012-2014 su una successione di cinque intersezioni asimmetriche diverse da quelle appartenenti al campione di 15 intersezioni selezionato per la costruzione degli scenari, e ubicate tra il km 85+250 e il km 90+690 della S.S. 114 di competenza del Comune di Aci Castello.