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Una riforma per il Codice della Strada spagnolo

L'obiettivo della nuova Norma, che riguarda la segnaletica verticale, è di aumentare la qualità della sicurezza e dell'informazione offerta all'utenza

Una riforma per il Codice della Strada spagnolo

Il Ministero dei Lavori Pubblici spagnolo Ana Pastor, tramite pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello stato (Boletín Oficial del Estado, BOE), ha approvato la nuova Norma 8.1-IC “segnaletica verticale”, che regola i criteri per l’installazione, sulla rete stradale dello Stato, dei segnali strettamente pertinenti al Codice della Strada (pericolo, divieti, obblighi, restrizioni, ecc.) e di quelli cosiddetti di orientamento (preavvisi, itinerario e conferma).

Immagini

  • Il Ministero dei Lavori Pubblici ha approvato la nuova Norma 8.1-IC “segnaletica verticale” che regola i criteri per l’installazione dei segnali strettamente pertinenti al Codice della Strada e di quelli di orientamento
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    Il Ministero dei Lavori Pubblici ha approvato la nuova Norma 8.1-IC “segnaletica verticale” che regola i criteri per l’installazione dei segnali strettamente pertinenti al Codice della Strada e di quelli di orientamento
  • Il nuovo segnale composito include testi rafforzativi del messaggio al conducente
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    Il nuovo segnale composito include testi rafforzativi del messaggio al conducente
  • Il preavviso di rotatoria “a lunette” (glorieta partida)
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    Il preavviso di rotatoria “a lunette” (glorieta partida)
  • I segnali di galleria contengono ora indicazioni utili per la sicurezza
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    I segnali di galleria contengono ora indicazioni utili per la sicurezza
  • Per le stazioni di servizio all’esterno dell’autostrada sono riportate distanze dallo svincolo ed orari di apertura
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    Per le stazioni di servizio all’esterno dell’autostrada sono riportate distanze dallo svincolo ed orari di apertura
  • La nuova targa che identifica le varie uscite in un attraversamento cittadino
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    La nuova targa che identifica le varie uscite in un attraversamento cittadino
  • Le targhe di itinerario identificano un maggior numero di località raggiungibili
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    Le targhe di itinerario identificano un maggior numero di località raggiungibili
  • I segnali di conferma per i capoluoghi di provincia non situati lungo l’itinerario
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    I segnali di conferma per i capoluoghi di provincia non situati lungo l’itinerario

Il nuovo regolamento aggiorna la precedente Norma, risalente al 1999, e si è reso necessario in virtù della notevole evoluzione sia della rete stradale, sia del parco veicoli circolante su di essa, che hanno evidenziato nuove necessità e richieste da parte degli utenti. Parimenti si è assistito a una continua evoluzione delle normative tecniche nazionali e internazionali, e sono emersi nuovi approcci per il miglioramento della sicurezza stradale.

Per l’aggiornamento della Norma, la Direzione Generale delle strade del Ministero dei Lavori Pubblici, si è basata sull’esperienza accumulata nel corso degli ultimi anni e sulle proposte formulate dalle Amministrazioni e dai singoli cittadini. Così, durante il processo di elaborazione del nuovo testo si è tenuto conto del parere di diverse Amministrazioni, Associazioni e Collegi professionali, e nella sua fase finale, la Norma è stata altresì sottoposta all’UE affinché sia la Commissione Europea sia gli Stati membri potessero presentare eventuali osservazioni ritenute opportune.

Le ultime revisioni del Codice della Strada in Italia hanno riguardato molto spesso il solo aspetto sanzionatorio. Ora si sta riformando l’intero testo: anche per vedere se dall’esempio spagnolo possa giungere qualche indicazione da tenere in debita considerazione, passiamo ad analizzare i punti principali e gli obiettivi della nuova Norma 8.1-IC.

Le principali novità

Rispetto alla precedente, nella nuova Norma si è cercato soprattutto di perseguire due obiettivi fondamentali: migliorare la sicurezza stradale e le informazioni fornite all’utente. 

Per quel che concerne la sicurezza stradale, sono state introdotte nuove targhe che possono includere più segnali del codice della strada, accompagnati da un testo rafforzativo del messaggio al conducente. In pratica si tratta della versione iberica dei segnali compositi già presenti nel Regolamento italiano (art. 80 c.5), nel quale però lo sfondo deve essere obbligatoriamente bianco (giallo per la segnaletica temporanea).

Oltre a una revisione del calcolo della velocità consigliata nelle curve (la cui segnaletica sarà adattata nel giro di due anni), e al divieto di sosta nei 10 m precedenti un attraversamento pedonale, è stato inoltre ideato un nuovo pittogramma di indicazione per le intersezioni a rotatoria con carreggiata principale attraversante la corona giratoria (glorieta partida), per migliorare la percezione di questo tipo di intersezioni. 

Nel Belpaese questa tipologia di preavviso non è esplicitamente prevista, per cui in genere si ricorre a un sapiente mixaggio tra le Figg. 234 e 238 del Regolamento, eventualmente con l’apposizione di un segnale Fig. 80/a (direzione obbligatoria diritto) sul ramo attraversante la corona. Un’ultima novità inerente il miglioramento della sicurezza riguarda la segnaletica per le gallerie, giudicate elementi singolari e particolarmente sensibili all’interno della rete stradale. I segnali sono ora di dimensioni molto maggiori, e oltre al nome e all’estesa della galleria, sono elencati anche gli elementi di sicurezza presenti (come piazzole di emergenza, nicchie SOS, vie di fuga, idranti, estintori, postazioni radar per il controllo della velocità…) e la loro interdistanza.

Un’innovazione che merita di essere presa in considerazione anche in Italia, Paese secondo al mondo alla sola Cina per numero di chilometri di gallerie. Per quel che riguarda il miglioramento delle informazioni fornite all’utenza, tra le novità si segnalano (è il caso di dirlo) le nuove targhe per l’accesso alle stazioni di servizio.

Si noti che in Spagna è molto estesa la rete autostradale non a pedaggio (autovias), paragonabile alle nostre strade extraurbane principali, sulla quale il numero delle stazioni di servizio è limitato se non assente. La nuova segnaletica preavvisa l’utenza dell’esistenza di stazioni di servizio raggiungibili tramite l’uscita più vicina, con gli orari di apertura e la distanza dallo svincolo, nonché la distanza della successiva possibilità di rifornimento.

Riporta inoltre i servizi utili all’utenza in transito, come ospedali, alberghi, ristoranti, e stazioni di interscambio nell’ottica di favorire l’intermodalità. All’inizio di tangenziali o varianti a centri abitati, poi, una nuova targa conterrà le indicazioni delle diverse uscite a servizio dell’abitato: in questo modo, i conducenti potranno decidere in anticipo quale svincolo sia più conveniente per raggiungere la propria destinazione.

I segnali di itinerario, che come in Italia consentono di visualizzare gli abitati o i punti di interesse raggiungibili tramite uno svincolo, sono stati ampliati e contengono ora un numero maggiore di località.

La nostrana Fig. 272 del Regolamento prevede, oltre al nome dell’uscita nel campo superiore, un massimo di cinque righe di iscrizioni (art. 130 c.3). Su autostrade e superstrade (autopistas ed autovias) un nuovo segnale di conferma informerà l’utenza sulla distanza dei capoluoghi di provincia non situati lungo l’itinerario, dell’uscita e dell’autostrada da prendere per accedervi.

Sono stati inoltre creati nuovi pittogrammi informativi dei servizi adiacenti alla strada, e come per la nostra segnaletica di direzione (art. 128 c.5 Reg.) sui nuovi segnali “a freccia” spagnoli saranno riportate, oltre alle località, anche le distanze chilometriche. Esaminando le immagini fin qui proposte, balza all’occhio un altro carattere distintivo rispetto alla nostrana segnaletica: la numerazione delle uscite autostradali. L’Italia è infatti restata uno dei pochi Paesi in cui tali uscite non sono sistematicamente identificate con un numero, se non negli scontrini dei caselli. Pochissime le eccezioni: a memoria, si cita l’Autostrada del Frejus A32 e alcune tangenziali. Premesso che tale numero non deve necessariamente sostituire il nome dell’uscita ma la può bensì integrare, tra i vantaggi della numerazione degli svincoli si è riscontrata una maggior facilità di informazione all’utenza, specie straniera, sia attraverso le informazioni radiofoniche sul traffico sia tramite i PMV (un numero è più facile sia da scrivere che da capire rispetto a un nome), e una migliore gestione delle attività ordinarie e delle emergenze.

Senza dover intervenire su tutta la segnaletica di preavviso, preselezione, direzione e conferma della nostra rete, in Italia sarebbe sufficiente aggiungere un pannello di 90×90 cm con il numero dello svincolo (sulla falsariga di ciò che è stato fatto alcuni anni or sono in Svizzera). In Spagna inoltre, seguendo l’esempio austriaco, i numeri delle uscite non sono sequenziali ma relativi alla progressiva chilometrica. In altre parole, l’uscita 166 è ubicata in prossimità del km 166 dell’autostrada. Ne consegue che in ogni momento del viaggio, conoscendo tramite i segnali di progressiva chilometrica la propria posizione, è possibile calcolare velocemente la distanza dallo svincolo di interesse.

Conclusioni

La nuova segnaletica diventerà obbligatoria per i progetti approvati a partire da sei mesi dalla pubblicazione sul BOE. I segnali istallati manterranno la loro validità finché se ne renderà necessario il riposizionamento, dopodiché sarà applicata la nuova Norma.

Degna di nota, infine, la chiosa che conclude i “principi di base” della Norma: “la segnaletica deve essere intesa come un aiuto alla circolazione che facilita l’uso corretto della rete stradale, ma che in nessun momento può essere considerata come una garanzia di sicurezza, né sostituire una guida esperta e responsabile…”. Non possiamo che sottoscrivere.