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La riqualificazione delle barriere di sicurezza più vetuste

La definizione dei criteri di priorità generali per la sostituzione delle barriere di sicurezza bordo ponte/spartitraffico/bordo laterale

La riqualificazione delle barriere di sicurezza più vetuste

All’interno del presente documento si definisce, come detto, il criterio di carattere generale di ordinamento relativo delle priorità di intervento che dovrà successivamente essere contestualizzato alle peculiarità di ogni singola Concessionaria, tenuto anche conto della conformazione delle rete gestita e dei programmi già in essere.

Gli interventi ai quali è applicabile il criterio di ordinamento possono riferirsi, in termini più generali, alla riqualifica di barriere c.d. “antecedenti al D.M. 223/92” (barriere indicativamente installate fino all’anno 2000 in quanto, anche se la Normativa è del 1992, questa assunse efficacia <primi dispositivi testati secondo le relative specifiche> a partire dal 1998/1999), cioè non rientranti nelle tipologie testate dal vero secondo Normativa nazionale (D.M. 03/06/1998) o europea (EN 1317) e conseguentemente omologate con omologa ministeriale (per le categorie per le quali sussisteva l’obbligo di omologazione) o certificate.

Questi si possono suddividere in interventi:

  • lineari, in spartitraffico e su bordo laterale su tronchi stradali in cui risulta prevalente la presenza di barriere di sicurezza per sedime naturale, antecedenti al D.M. 223/92;
  • puntuali sulle opere d’arte attrezzate con barriere di sicurezza Bordo Ponte antecedenti al D.M. 223/92, comprendenti anche le barriere di sicurezza tipo New Jersey definite nel “Catalogo generale delle barriere di sicurezza”.

All’interno dei perimetri dei programmi di intervento come sopra definiti, si prevede l’individuazione di classi di priorità in funzione della graduatoria risultante dall’applicazione del criterio di ordinamento relativo.

Gli interventi appartenenti alla medesima classe di priorità verranno successivamente ulteriormente ordinati ed eventualmente raggruppati per tenere conto di necessità legate alla gestione degli appalti, delle possibilità di cantierizzazione in relazione ai livelli di fruibilità dell’infrastruttura da garantire all’utenza, volendo anche garantire omogeneità sulla rete gestita, in termini di protezioni, durante la fase di esecuzione dei programmi stessi.