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Il D.Lgs. 35/2011 e lo standard ISO 39001

Strade e autostrade, ponti e viadotti: li percorriamo ogni giorno, facendo attenzione ai rischi alla guida. Talvolta, però, può capitare che siano le stesse infrastrutture a costituire dei seri fattori di rischio

Il D.Lgs. 35/2011 e lo standard ISO 39001

Conclusioni

La sicurezza stradale è una problematica particolarmente complessa, e necessita quindi di strumenti e soluzioni molto articolate. Tra le Aziende quotidianamente impegnate con veicoli e lavoratori su strada, quelle più grandi ed avvedute stanno da tempo implementando, all’interno dei loro sistemi di gestione, azioni e procedure specifiche per la riduzione del rischio stradale (dai corsi di guida sicura alla formazione specifica con psicologi del traffico; dall’uso di sistemi GPS per il monitoraggio della guida al sanzionamento dei dipendenti che commettono infrazioni al Codice della Strada, e così via).

Per tali Organizzazioni, il conseguimento della certificazione ISO 39001 è un passo ormai quasi inevitabile, e quelle con datori di lavoro e dirigenti dotati di competenza e lungimiranza lo hanno già fatto.

Per i Gestori di strade ed autostrade il contesto è poi particolarmente significativo, ma per essi, prima ancora dell’implementazione di un sistema ISO 39001, viene l’ottemperanza a quanto disposto dal D.Lgs. 35/2011.

Quelli visti in questo articolo sono solo alcuni dei numerosi elementi che il D.Lgs. 35/2011 e lo standard ISO 39001 prevedono per migliorare la sicurezza stradale, agendo in modo organico da più punti di vista.

Ma, come detto, il fatto di poter gestire l’infrastruttura ed apportarne tutte le possibili migliorie non potrà mai garantire l’azzeramento degli incidenti, visto che questi sono per la maggior parte causati dai comportamenti dei singoli guidatori.

In ogni caso, per un Ente Gestore o proprietario di strade, la presenza e l’applicazione di quanto disposto dal D.Lgs. 35/2011 e dallo standard ISO 39001 offrono senza dubbio la migliore gestione possibile di tutti gli aspetti relativi alla sicurezza dell’infrastruttura, tanto a livello normativo quanto a livello metodologico.

Anche se negli ultimi anni tanta strada è stata fatta, molta ancora ne resta da fare. La direzione è tracciata, gli strumenti qui descritti sono noti da tempo agli addetti ai lavori, e applicabili efficacemente. Non resta che mettersi al lavoro.

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