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I sistemi di ritenuta stradale

Le caratteristiche e le Normative di riferimento

I sistemi di ritenuta stradale

Nell’introduzione della vecchia versione della EN1317 era riportata una frase che sostanzialmente affermava quanto sopra esposto: “The range of possible vehicular impact into an onroad road restraint system is extremely large in terms of speed, approach angle, vehicle type, vehicle attitude, and other vehicle and road conditions. Consequently the actual on-road impacts which occur may vary considerably from the specific standard test conditions”.

Purtroppo questa frase fondamentale, pur essendo indiscussa e accettata in tutta Europa, è stata eliminata dalle versioni più recenti della Norma in quanto si occupa di installazione e vita reale mentre la Norma si deve occupare esclusivamente di classificazione.

L’utilizzo dei sistemi di ritenuta

Come appena riportato, la Norma UNI EN 1317 si occupa solamente della classificazione dei sistemi ma non dice nulla, intenzionalmente, sul loro utilizzo. L’utilizzo e la scelta dei sistemi di ritenuta è di competenza degli Stati membri che, tramite leggi o regolamenti nazionali, definiscono la tipologia di prodotto da utilizzare e la sua installazione. Ogni Stato membro è quindi libero di scegliere il livello di protezione delle proprie strade.

In Italia i documenti che definiscono l’utilizzo dei sistemi di ritenuta sono molteplici e purtroppo abbastanza datati. In particolare si ricordano il DM 18.02.92 n° 223 “Regolamento recante le Istruzioni tecniche sulla progettazione, omologazione ed impiego delle barriere di sicurezza stradale”, le Istruzioni Tecniche allegate al DM 21.06.04, il DM 28.06.11 “Disposizioni sull’uso e sull’installazione dei dispositivi di ritenuta stradale” e infine le “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”.

Il Progettista dell’installazione si deve quindi districare tra Normative di classificazione, prodotti a marcatura CE, prodotti senza marcatura CE, Decreti Ministeriali e regolamenti dei contratti pubblici che richiedono competenze non solo specificatamente tecniche ma anche procedurali e normative. Uno dei pochi strumenti innovativi che la Norma ha messo a disposizione del Progettista è rappresentato dalle prove virtuali.