Condividi, , Google Plus, LinkedIn,

Stampa

Posted in:

Disquisendo su contravvenzioni e incidentalità

Aumentano le multe, calano i pagamenti e su come diminuire efficacemente le cause di incidenti c’è ancora molto da fare

Disquisendo su contravvenzioni e incidentalità

Molto preciso il commento del Coordinatore dell’Ufficio Studi, Paolo Zabeo, che a proposito segnala che “la farraginosità del sistema rende molto difficile l’opera di riscossione. C’è la necessità di efficientare e velocizzare l’attività di recupero nei confronti di chi non paga entro i limiti di Legge, anche se è necessario che molte Amministrazioni Comunali si ravvedano: gli automobilisti, e in particolar modo coloro che usano gli automezzi per ragioni di lavoro, non sono un bancomat.

Pertanto, l’utilizzo degli autovelox o dei T-red, ad esempio, andrebbe regolato con maggiore attenzione, tenendo conto delle fasce orarie della giornata che, come si sa, presentano flussi di traffico molto differenziati”.

È altresì vero che il massiccio utilizzo degli autovelox e del sistema Tutor (il nuovo modello, diretta conseguenza della vertenza tra ASPI e Craft sulla contraffazione del brevetto, sarà attivo da Luglio) avvenuto in questi ultimi anni ha contribuito, assieme alla diffusione negli autoveicoli di sistemi di sicurezza sempre più efficienti, a ridurre drasticamente il numero di feriti e di morti nelle nostre strade.

Negli anni di riferimento, i decessi sono calati del 42%, e i feriti del 25% (il minor calo di feriti potrebbe essere imputabile ai succitati sistemi di sicurezza attiva e passiva: in altre parole, persone che non sono decedute sono rimaste comunque ferite).

“Sicuramente – segnala il Segretario della CGIA Renato Mason – il massiccio utilizzo dei rilevatori elettronici di velocità e gli alcol test hanno dissuaso molti automobilisti a correre a velocità elevate che, ricordo, è una delle principali cause degli oltre 3.000 incidenti stradali mortali registrati in Italia nel 2016. Tuttavia, l’applicazione degli autovelox fissi e mobili andrebbe coordinata meglio, intensificandone la presenza solo nelle strade dove l’incidentalità è nettamente superiore alla media”.