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Considerazioni sulla misura della visibilità notturna della segnaletica orizzontale

La valutazione di due tipi di strumenti per la misura della retroriflessione: di tipo portatile (a puntamento fisso) o montati su veicoli con sistemi di misura dinamica. Essi devono essere in grado di sopportare i movimenti del veicolo e le mutevoli condizioni della luce del giorno

Considerazioni sulla misura della visibilità notturna della segnaletica orizzontale

Sempre più frequentemente in Italia la misura della visibilità notturna della segnaletica orizzontale si esegue con strumenti dinamici montati su veicoli. È importante accertarsi che i valori di visibilità notturna siano proprio dovuti dalla segnaletica stradale e non siano modificati o influenzati da fattori esterni.

Immagini

  • Uno schema della retroriflessione della segnaletica orizzontale: un raggio luminoso, passando dall’aria al vetro, devia la sua traiettoria leggermente a causa della rifrazione, attraversa la sfera di vetro e giunge al punto di contatto tra sfera e materiale bianco. Il biossido di titanio agisce come uno specchio e il raggio luminoso si riflette all’interno della sfera, secondo lo stesso angolo di incidenza, attraversa nuovamente il vetro, all’uscita in aria rifrange e si dirige quasi nella stessa direzione di provenienza, retroriflettendosi
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    Uno schema della retroriflessione della segnaletica orizzontale: un raggio luminoso, passando dall’aria al vetro, devia la sua traiettoria leggermente a causa della rifrazione, attraversa la sfera di vetro e giunge al punto di contatto tra sfera e materiale bianco. Il biossido di titanio agisce come uno specchio e il raggio luminoso si riflette all’interno della sfera, secondo lo stesso angolo di incidenza, attraversa nuovamente il vetro, all’uscita in aria rifrange e si dirige quasi nella stessa direzione di provenienza, retroriflettendosi
  • Una riproduzione della segnaletica orizzontale retroriflettente (sezione secondo un piano perpendicolare alla superficie)
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    Una riproduzione della segnaletica orizzontale retroriflettente (sezione secondo un piano perpendicolare alla superficie)
  • Lo schermo del computer collegato allo strumento dinamico è utilizzabile dall’operatore per registrare dati o commenti utili in corso di misurazione
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    Lo schermo del computer collegato allo strumento dinamico è utilizzabile dall’operatore per registrare dati o commenti utili in corso di misurazione
  • La misurazione della retroriflessione
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    La misurazione della retroriflessione

Per valutare la visibilità notturna della segnaletica orizzontale si misura il coefficiente di luminanza retroriflessa RL (chiamato anche retroriflessione) definito nella Norma UNI EN 1436 come “la luminosità di un segnale orizzontale come è percepita dai conducenti in condizioni di illuminazione con i proiettori dei propri veicoli ad una distanza visiva di 30 m”.

Esistono due tipi di strumenti per la misura della retroriflessione, entrambi citati nella Norma UNI EN 1436, di tipo portatile (a puntamento fisso) o montati su veicoli (a puntamento variabile).

Gli strumenti portatili, vengono utilizzati dagli operatori posizionati direttamente sulla segnaletica da misurare e la misura si aziona manualmente, gli strumenti montati su veicoli, misurano la retroriflessione muovendosi alla velocità del traffico e sono collegati ad un computer ad uso dell’operatore che guida il veicolo stesso.

Gli strumenti montati su veicoli possono fornire una grandissima quantità di dati per tratti molto più lunghi di segnaletica e in brevissimo tempo rispetto agli strumenti portatili, inoltre possono misurare su tratti di strada sui quali posizionarsi sulla carreggiata è sconsigliabile o impossibile per motivi di sicurezza.

Durante le campagne di misura deve essere valutata la presenza di fattori esterni che possono sensibilmente ridurre la retro riflessione come ad esempio:

  • acqua o umidità;
  • sporcizia dovuta a vicinanza con zone agricole o costruzione o altri cantieri o attività che possano sporcare le ruote degli autoveicoli che vi transitano;
  • trattamenti chimici dei campi agricoli nei dintorni;
  • sale antigelo che spesso permane anche dopo una forte pioggia;
  • carburante o oli che creino un sottile film che riduce molto la segnaletica;
  • polvere spesso presente e poco visibile nei periodi molto secchi.

Anche le condizioni dello strumento dinamico possono influenzare la retro riflessione, ad esempio :

  • l’inclinazione dello strumento potrebbe variare a seconda della quantità di carburante nell’autoveicolo modificando la misura; gli strumenti solitamente sono dotati di sistemi per correggere la misura in questa evenienza;
  • potrebbe crearsi condensazione sulla superficie della lente dello strumento, ad esempio al mattino se le temperature sono inferiori a 8-10°C;
  • la misurazione in curva potrebbe essere influenzata dal movimento stesso dello strumento e dare valori non rappresentativi dell’effettiva visibilità della segnaletica.

Al momento della misura di valori bassi o anomali della retroriflessione dovrebbero essere sempre investigati; per capire se questi dipendano dalla qualità della segnaletica o da fattori esterni ad essa.

Utilizzando uno strumento portatile a puntamento fisso è più facile individuare la presenza di tali fattori in quanto l’operatore è fisicamente presente sulla carreggiata mentre è molto più difficile e complicato con uno strumento montato su veicolo in quanto l’operatore è più distante dalla segnaletica e inoltre è in movimento e spesso è alla guida del veicolo.

Si raccomanda di avere sempre uno strumento portatile a bordo dei veicoli usati per la misura dinamica della retroriflessione.

In caso di misure basse o anomale è consigliabile posizionarsi fisicamente sulla segnaletica, chinarsi e osservare da molto vicino, se possibile, eseguire delle macro fotografie, in quanto spesso sulla strada è difficile vedere i particolari che sono poi molto chiari invece sullo schermo di un computer o su una stampa.

Seguendo questi semplici accorgimenti è possibile effettuare un lavoro completo di misura valutando con esattezza quello che si misura, vedendo ed interpretando i possibili fenomeni che possono influenzare la retroriflessione.